CRONACA

Israele, aperto il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto

Aperto il valico di Rafah, ma Israele segnala che per ora non c'è un cessate il fuoco. Biden avverte: 'L'occupazione a Gaza sarebbe un grosso errore'. L'allarme dell'Onu: non ci sono abbastanza sacchi per i morti

Onu, ‘non ci sono abbastanza sacchi per i morti a Gaza’

 “Non ci ci sono abbastanza sacchi per i morti a Gaza”.

Lo riferisce l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) nel suo ultimo report sulla situazione a Gaza e in Cisgiordania. Per il quinto giorno consecutivo, “Gaza è rimasta senza elettricità, portando sull’orlo del collasso i servizi vitali, compresi quelli sanitari, idrici e igienici, e aggravando l’insicurezza alimentare”.

L’Onu ricorda che la popolazione di Gaza ha “un accesso fortemente limitato all’acqua potabile”. Difficile anche la situazione degli sfollati.

L’Unrwa torna a sottolineare che oltre un milione di persone, quasi la metà della popolazione totale di Gaza, sono state sfollate.

Tra chi è stato costretto a lasciare la propria casa, “600mila si trovano nell’area centrale, a Khan Yunis e Rafah”, e di questi “quasi 400mila si trovano in strutture dell’Unrwa”.

Un numero, spiega l’agenzia, “molto al di sopra della nostra capacità di assistere in modo significativo, anche con spazio nei nostri rifugi, cibo, acqua o supporto psicologico”.

L’agenzia afferma che 14 membri dello staff dell’Unrwa sono stati uccisi, ma “il numero è probabilmente più alto”, e che ci sono 23 segnalazioni confermate di installazioni colpite da attacchi aerei israeliani.

Aperto il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto

Il valico di Rafah fra Gaza ed Egitto è stato aperto. Lo riferiscono fonti locali secondo cui al suo interno sono adesso in corso i preparativi logistici per introdurre a Gaza aiuti umanitari e per consentire l’uscita di cittadini stranieri e di palestinesi con doppia nazionalità.

Nelle ultime ore sul versante egiziano sono stati rimossi gli sbarramenti che ostruivano il valico. La Mezzaluna rossa di Gaza, equivalente locale della Croce Rossa, afferma che gli aiuti includono medicinali, coperte, materassi e scorte di acqua potabile.

Ministero Sanità Hamas, i morti a Gaza sono 2.750, i feriti oltre 9.700

Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 2.750: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas, citato da Haaretz. I feriti sono oltre 9.700, secondo la stessa fonte.

Israele: ‘Per ora non c’è un cessate il fuoco’

”Non c’è per il momento un cessate il fuoco né l’ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri”: lo ha reso noto l’ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l’apertura del valico di Rafah (fra Egitto e Gaza) alle 9 del mattino ora locale, le 8 in Italia.

Israele inizia sgombero civili sul confine col Libano

In seguito agli scontri a fuoco avvenuti negli ultimi giorni il ministero della Difesa israeliano ha deciso di evacuare la popolazione che risiede a ridosso del confine con il Libano ad una distanza inferiore a 2 chilometri.

Un comunicato del ministero precisa che si tratta in tutto di 28 località fra cui la cittadina di Metulla. Ieri attacchi giunti dal Libano hanno provocato in quella zona la morte di due israeliani, un militare ed un civile. Sempre ieri le autorità militari hanno vietato l’ingresso in una fascia della profondità di quattro chilometri lungo l’intero confine con il Libano.

Onu, 14 dipendenti Unrwa morti in attacchi Israele su Gaza

Quattordici membri del personale dell’agenzia umanitaria dell’Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi negli attacchi israeliani su Gaza: lo ha detto il capo dell’agenzia, Philippe Lazzarini, durante una conferenza stampa tenuta ieri sera. Lo riporta il Guardian.

Il mondo ha “perso la sua umanità”, ha affermato inoltre Lazzarini commentando la situazione nella Striscia, aggiungendo di aver organizzato la conferenza stampa per “lanciare l’allarme”, poiché i suoi colleghi a Gaza non possono più fornire assistenza umanitaria nell’enclave.

Il valico di Rafah sarà aperto da questa mattina per l’uscita degli stranieri’

Un funzionario dell’Ambasciata palestinese a Washington, Kamel Khatib, citato dalla Nbc, ha reso noto che gli stranieri ed i palestinesi con nazionalità straniera potranno uscire da Gaza attrareso il valico di Rafah con l’Egitto a partire dalle 9:00 di questa mattina ora locale (le 8:00 in Italia), quando anche gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare a Gaza. Secondo media israeliani, il valico resterà aperto per cinque ore.

”Non c’è per il momento un cessate il fuoco né l’ingresso a Gaza di aiuti umanitari in cambio della fuoriuscita di cittadini stranieri”: lo ha poi reso noto l’ufficio del premier Benyamin Netanyahu commentando notizie diffuse in precedenza circa l’apertura del valico di Rafah (fra Egitto e Gaza) alle 9 del mattino ora locale, le 8 in Italia.

Raid israeliano in Cisgiordania, ucciso un palestinese

Almeno un palestinese è rimasto ucciso stamattina presto in seguito a un raid militare israeliano nella città di Gerico, nella Cisgiordania occupata. Lo riporta Al Jazeera.

L’emittente afferma che nelle ultime ore sono stati segnalati diversi raid israeliani anche a Gerusalemme Est, Nablus, Betlemme ed Hebron. Secondo quanto riferito dalle fonti di Al Jazeera, decine di palestinesi sarebbero stati arrestati durante le operazioni.

L’Onu: ‘L’autonomia elettrica degli ospedali di Gaza finirà in 24 ore’

 L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha) prevede che le riserve di carburante degli ospedali di tutta Gaza dureranno solo “per altre 24 ore”.

Nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione nella Striscia, l’Ocha avverte che “l’arresto dei generatori di riserva metterebbe a rischio la vita di migliaia di pazienti” negli ospedali.

Raid aerei di Israele nella notte su Gaza, diverse vittime

 Una “enorme palla di fuoco” è stata segnalata a Gaza dopo “molteplici attacchi aerei” da parte dell’esercito israeliano che hanno causato “la morte di diverse persone” nelle ultime ore, secondo quanto riportano i corrispondenti di Al Jazeera

L’inviato israeliano Onu alla Cnn: ‘Non vogliamo occupare Gaza’

L’ambasciatore israeliano all’Onu, Gilad Erdan, è intervenuto in seguito alle parole del presidente americano Joe Biden, che in un’intervista al programma tv ’60 Minutes’ della Cbs ha affermato che una occupazione di Gaza sarebbe “un grave errore”.

“Non abbiamo alcun interesse ad occupare Gaza o a restarci, ma poiché stiamo lottando per la nostra sopravvivenza e l’unico modo – come ha definito lo stesso presidente Usa – è annientare Hamas, dovremo fare tutto il necessario per distruggere il loro potenziale”, ha detto l’ambasciatore israeliano alla giornalista Kaitlan Collins della Cnn.

Biden, l’occupazione di Israele a Gaza sarebbe un ‘grosso errore’

Il presidente americano Joe Biden ritiene che un’occupazione israeliana di Gaza sarebbe “un grosso errore”, affermando al programma tv ’60 Minutes’ che Hamas non rappresenta tutti i palestinesi.

Lo riporta il Washington Post, anticipando i contenuti di un’intervista al presidente Usa che andrà in onda tra poco.

“Penso che sarebbe un grosso errore”, afferma Biden in risposta a una domanda del giornalista Scott Pelley sulla Cbs. “Hamas e gli elementi estremi di Hamas non rappresentano tutto il popolo palestinese”, spiega il presidente Usa.

Biden ribadisce che Hamas deve essere completamente eliminato, ma che deve esserci anche una strada verso uno Stato palestinese.

Il presidente afferma che non pensa tuttavia che Israele perseguirà questa strada in questo momento. “Ma credo che” lo Stato ebraico “capisca che una parte significativa del popolo palestinese non condivide le opinioni di Hamas e Hezbollah”, aggiunge il presidente americano a ’60 Minutes’.

Il presidente americano Joe Biden ha condannato l’omicidio del bambino musulmano di sei anni accoltellato vicino a Chicago, denunciando questo “orribile atto di odio” che secondo la polizia Usa è legato alla guerra tra Israele e Hamas. Il bambino è stato raggiunto da 26 coltellate ed è morto in ospedale.

Si prevede che la madre, 32 anni, sopravvivrà, secondo una dichiarazione dell’ufficio dello sceriffo della contea di Will nell’Illinois, che ha descritto l’attacco come “atroce”. In una dichiarazione, Biden ha confermato che la donna era la madre del ragazzo e ha detto che la loro “famiglia musulmana palestinese è venuta in America alla ricerca di ciò che tutti noi cerchiamo: un rifugio per vivere, imparare e pregare in pace.

Questo orribile atto di odio non ha posto in America e va contro i nostri valori fondamentali: la libertà di pregare senza paura, la libertà di credere e la libertà di essere”, ha aggiunto il presidente americano.

Rispondendo alla domanda se sia giunto il momento di un cessate il fuoco in Medio Oriente, il presidente americano Joe Biden afferma che c’è una “differenza fondamentale” tra gli israeliani uccisi nell’attacco di Hamas e i palestinesi uccisi nel contrattacco di Israele.

Lo Stato ebraico “sta dando la caccia a un gruppo di persone che hanno commesso una barbarie tanto grave quanto l’Olocausto – spiega Biden -.

E quindi penso che Israele debba rispondere. Devono attaccare Hamas. Hamas è un branco di codardi. Si nascondono dietro i civili. Mettono i loro quartieri generali dove ci sono i civili, gli edifici e cose simili. Ma sono sicuro che gli israeliani faranno tutto ciò che è in loro potere per evitare l’uccisione di civili innocenti”.

Il presidente americano Joe Biden ribadisce che non ci sono “prove chiare” del coinvolgimento dell’Iran nell’attacco di Hamas contro Israele, confermando quanto detto dai funzionari Usa la scorsa settimana.

In un’intervista al programma tv ’60 Minutes’ della Cbs, Biden afferma che “l’Iran sostiene costantemente Hamas e Hezbollah, ma del fatto se abbiano avuto preconoscenza o aiutato a pianificare l’attacco non ci sono prove al momento”.

Funzionari statunitensi e israeliani stanno intanto discutendo la possibilità di una prossima visita in Israele del presidente americano Joe Biden su invito del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, scrive la Reuters sul suo sito web, citando una fonte vicina al dossier.

Anche il sito americano di informazione Axios scrive che Israele e gli Stati Uniti stanno discutendo di una possibile visita del presidente Usa in Israele “alla fine della settimana”, citando tre funzionari israeliani e statunitensi.

La Casa Bianca da parte sua si limita a sottolineare che non ha annunci da comunicare su nuovi viaggi del presidente, riferisce il Times of Israel.

ANSA

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