POLITICA

La politica lucana bloccata in attesa del ballottaggio del comune di Potenza

Il tentativo di Bardi di dare una mano a Fanelli nel rush finale del ballottaggio per il sindaco di Potenza è  oggetto di critiche e polemiche da parte dell’opinione pubblica. In seguito al commissariamento della sanità per il buco di bilancio ancora da sanare, Bardi ha rotto il suo silenzio per emettere un comunicato stampa con il quale ha dato il suo parziale punto di vista sull’esito della riunione di lunedì scorso al tavolo del Mef.

Il comunicato è stato giudicato come un tentativo di recuperare consenso e salvarsi dal disastro della gestione della sanità, che ha portato la Regione nella situazione attuale. Nonostante Bardi abbia parlato di aver evitato in extremis il peggio, molti sono scettici sulle reali motivazioni dietro a questa mossa. Non è stata resa pubblica nessuna fonte di bilancio utilizzata per sanare il buco, lasciando molte domande irrisolte sulla trasparenza e la correttezza delle azioni intraprese dalla giunta. Domande che sono state richiese anche dai consiglieri di opposizione, nessuno escluso.

La situazione della sanità in Basilicata è diventata un problema sempre più grave negli ultimi anni, con servizi scadenti e liste d’attesa interminabili. Bardi e Fanelli sono stati accusati di aver gestito in maniera incompetente la situazione, mettendo a rischio la salute dei cittadini e causando la fuga di molte persone dalla regione alla ricerca di cure migliori altrove.

Tuttavia,  la nomina di un commissario ad acta da parte del Governo nazionale è stata una mossa necessaria per cercare di risolvere i problemi, ma sembra che le azioni intraprese fino ad ora non abbiano portato ai risultati sperati. La mancanza di trasparenza e di una strategia chiara per risolvere la situazione economica precaria della regione è stata criticata da molti, che chiedono maggiore responsabilità da parte dei politici coinvolti.

La situazione in Basilicata rimane un chiaro esempio di come una cattiva gestione politica possa avere conseguenze gravi sulla vita quotidiana dei cittadini. È necessario che i rappresentanti eletti agiscano con trasparenza, competenza e responsabilità per garantire il benessere e la sicurezza di tutti i cittadini.

La politica in Basilicata, stranamente è bloccata in attesa dei risultati del ballottaggio di Potenza.  Era tutto  previsto, con l’opposizione a fare da “spettatore” in attesa del puzzle completo di centrodestra. Il presidente Bardi all’atto della convalida degli eletti era stato chiaro: aspettiamo le Europee e poi ci si metterà al tavolo per dare alla regione il nuovo governo regionale. Dichiarazioni che però non sono stati rispettati., perchè il presidente Bardi come la passata legisllatura deve dar conto alle diatribe delle forze politiche che lo hanno eletto .

La mancata elezione Marcello Pittella come europarlamentare ha complicato il quadro al presidente. Scontata la richiesta dell’ex governatore di avere un posto in giunta (ipotesi che farebbe entrare tra i banchi del Consiglio la Laino), resta da capire se e come la richiesta di guidare la Sanità post deficit sarà accontentata. Ma è soprattutto la partita di Potenza a non far stare tranquillo il presidente Bardi. L e fibrillazioni in casa Lega si avvertono da giorni. La fascia tricolore all’ex assessore favorirebbe senz’altro il quadro. Ma è l’ipotesi di una eventuale sconfitta a scompaginare i piani. E questo perché dopo un accordo interno agli uomini di Salvini, si dovrebbe rimettere tutto in discussione. L’intesa prevederebbe infatti il nome dell’ex sindaco di Potenza, Mario Guarente, nel nuovo governo regionale.  Un riconoscimento doveroso – almeno nelle intenzioni del partito – nei confronti di chi, pur essendo il candidato in pectore indicato anche dai vertici romani, ha accettato senza colpo ferire il passo di lato nell’interesse della coalizione. Quindi , una rinuncia da “ricompensare”, anche con il placet di Pasquale Pepe, il consigliere regionale che più avrebbe i titoli per sedere nella nuova giunta Bardi in quota Lega. L’ex senatore (non rieletto a settembre 2022 ma premiato nella sua Tolve) sarebbe il vero artefice dell’accordo su Guarente, uno dei motivi per i quali anche Bardi ha rinviato la composizione della giunta. Un’intesa che – ovviamente – andrebbe all’aria nel caso di sconfitta di Fanelli.

 

R.P.

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