CRONACA

Senise, nasce il comitato “A difesa dell’acqua Lucana”

Il 31 agosto primo incontro aperto a tutti i cittadini

Il comitato pro motore “A DIFESA dell’ACQUA LUCANA” costituitosi in data 10.08.2023 , comunica che il giorno 31 di Agosto alle ore 17 presso la sede municipale (Zona Mercato) si terrà un primo incontro, aperto a tutti i cittadini, per l’esame del provvedimento di legge di istituzione di Acqua del Sud S.P.A che ad avviso del comitato è fortemente penalizzante per la regione Basilicata e per il Senisese in particolare.

Si fa appello a far parte del “Comitato” per difendere le istanze e i deliberati approvati da oltre trent’anni di lotte e sacrifici delle popolazioni del Senisese, altrimenti annullati completamente con questo provvedimento. All’incontro sono stati invitati anche il Sindaco di Senise e i consiglieri comunali.

Il comitato promotore “A difesa dell’acqua lucana” costituitosi spontaneamente a Senise il 10 Agosto 2023, nato per informare i cittadini ed aprire un dibattito nella comunità lucana sulla portata del provvedimento legislativo decreto legge 22 aprile 2023 n.44 , convertito con la legge n.74 del 21 giugno 2023, che vede la regione Basilicata fortemente penalizzata con la creazione della S.p.A. Acqua del sud S.p.A. che dal 1 gennaio 2024 sostituirà l’attuale Ente Irrigazione di Puglia, Irpinia e Basilicata.
Il comitato ritiene l’atto parlamentare non rispettoso di tutti gli impegni e gli accordi stipulati nel tempo tra governo, regioni e la Basilicata, sia in termini di riconoscimento di compensazioni ambientali che in termini di presenza della nostra Regione nella futura società Acque del sud S.p.A.
Dal dispositivo approvato sono esclusi i territori tributari della risorsa, cioè i comuni dove insistono le dighe (Senise e Spinoso in primis); Il comitato rileva inoltre la dubbia legittimità del provvedimento, poiché la privatizzazione dell’acqua, contrasta con quanto deciso dal referendum del 2011 e ribadito da due sentenze della corte Costituzionale.
Nonostante la nuova società sarà prevalentemente a capitale pubblico con gestione affidata alla componente privata, presenta il rischio che il bene acqua, bene assolutamente primario, finisca nelle mani dei privati e/o di multinazionali straniere.
Per queste motivazioni, il comitato promotore nasce come momento di sensibilizzazione del problema risorsa idrica e della sua gestione.
Si prefigge in tempi brevi di organizzare incontri per confrontarsi con le Istituzioni (parlamentari lucani, consiglio regionale e provinciale, sindaci dei bacini imbriferi interessati), sindacati, mondo agricolo, imprenditori, forze datoriali e professionali).
L’obiettivo è quello di modificare e migliorare il provvedimento, che ad oggi, così come formulato, penalizza fortemente la Basilicata ed i territori fornitori di acqua.
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