CRONACA

Ucraina: L’Unione Europea prepara lo stop al petrolio russo

Guterres a Borodyanka: "Distruzione inaccettabile nel XXI secolo"

L’invio di armi in Ucraina e in altri Paesi costituisce “una minaccia per la sicurezza dell’Europa”.

Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass.

“Questa notte è stata una notte con un numero colossale di bombe al fosforo.

Cinquanta attacchi aerei, razzi, colpi di artiglieria, e tutto ciò che un barbaro può usare contro l’umanità”. Lo ha detto il vice comandante del reggimento Azov Svyatoslav Palamar in un video diffuso sul canale Telegram di Ukraina24.

Il monito di Putin sulla possibile “risposta fulminea” con “armi che nessuno ha” da parte della Russia in caso di minaccia strategica al suo territorio va presa “sul serio”, ma “non ci deve allarmare troppo”.

Lo sostiene Ben Wallace, ministro della Difesa del governo britannico di Boris Johnson. Per Wallace, Putin alza i toni per “coprire i suoi fallimenti” in Ucraina. “La Nato lo prende incredibilmente sul serio e noi dobbiamo prenderlo seriamente – aggiunge -, ma senza farci intimidire nell’impegno a difendere l’Ucraina dalla sua brutalità”.

La Cina attacca la Nato, che è “uno strumento di singoli Paesi per cercare l’egemonia” non solo nel Nord Atlantico, ma anche nell’Asia-Pacifico, verso cui si è rivolta negli ultimi anni “per mostrare la sua potenza e fomentare conflitti”.

Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, in risposta ai giudizi della ministra degli Esteri britannica Liz Truss sull’importanza della Nato di avere una prospettiva globale – citando Taiwan e l’Indo-Pacifico – ha rilevato che, “come prodotto della Guerra Fredda e più grande alleanza militare al mondo, l’Alleanza dovrebbe valutare la situazione e apportare gli adeguamenti necessari”.

Il Bundestag tedesco ha approvato la consegna delle armi pesanti all’Ucraina. Dopo il dibattito parlamentare, la mozione è passata con i voti di maggioranza e opposizione. I parlamentari hanno dato 586 voti favorevoli, 100 contrari. Sette si sono astenuti.

“Il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres è arrivato in Ucraina per incontrare il presidente Zelensky. Su sua richiesta, vado a Zaporizhzhia per preparare un tentativo di evacuazione da Mariupol.

L’Onu è pienamente mobilitata per aiutare a salvare vite ucraine e per assistere i bisognosi”. Lo scrive su Twitter la rappresentante in Ucraina per l’Onu Osnat Lubrani.

IL VIAGGIO DI GUTERRES IN UCRAINA – “Quando vedo questi palazzi distrutti dalla guerra, immagino la mia famiglia, mia nipote nel panico e in fuga.

Questa distruzione è inaccettabile nel XXI secolo“. Lo ha detto Il segretario generale dell’Onu, Antonio Gurterres a Borodyanka, una delle cittadine più colpite dall’invasore russa, sostando nella via principale, davanti a 5 palazzi di 10 piani parzialmente crollati e brucati.

“La guerra non finirà con le riunioni. La guerra finirà quando la Federazione Russa deciderà di finirla e quando ci sarà, dopo un cessate il fuoco, la possibilità di un accordo politico serio”, ha aggiunto Guterres.

La visita del segretario generale dell’Onu in Ucraina prevede tappe nei quartieri di Kiev teatro delle azioni attribuite alle forze russe, quindi Bucha, Irpin e Borodianka. Guterres è giunto in Ucraina dopo essere stato a Mosca.

“I civili pagano il prezzo più caro della guerra. Questo va ricordato in ogni parte del mondo”, ha detto Guterres parlando davanti a due edifici residenziali di Irpin distrutti dai bombardamenti russi. Guterres ha rivolto un appello a Mosca perché cooperi con la Corte penale internazionale dell’Aja sui possibili crimini di guerra commessi in Ucraina.

Sventato dalla difesa aerea ucraina il rischio di un attacco missilistico da sud-est dal Mar Nero diretto a Leopoli. Lo rende noto il governatore di Leopoli (Lviv) Maksym Kozytskyi su Twitter, come riportato da The Guardian. A causa della “minaccia”, scrive il governatore, nella regione era dunque scattato un allarme aereo.

Ora però la situazione è “calma”, aggiunge. Secondo quanto riporta il sito del quotidiano inglese, Kozytskyi avrebbe anche detto che finora la polizia ha elaborato 1.568 denunce relative a persone e oggetti sospetti.

NUOVE SANZIONI PER LA RUSSIA IN ARRIVOLa Russia usa non solo il gas ma i rapporti commerciali più in generale come un’arma. Lo ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio notturno, riferisce la Bbc.

In particolare, con riferimento alla decisione di tagliare l’offerta di gas a Polonia e Bulgaria, Zelensky ritiene che sia chiaro come “nessuno in Europa può sperare di mantenere una cooperazione economica normale con la Russia”.

Quindi il presidente ucraino ha precisato: “La Russia considera non solo il gas, ma ogni rapporto commerciale come un’arma”, e ha insistito: la Russia “vede un’Europa unita come un bersaglio”.

L’Unione europea prepara un sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, da varare in settimana, che includerà anche lo stop, graduale, al petrolio russo, mentre continua lo scambio di accuse tra Mosca e Kiev sui presunti crimini di guerra e gli Stati Uniti, denunciando nuovi abusi dell’esercito russo, si preparano a fornire ulteriori aiuti all’Ucraina per i prossimi 5 mesi.

Ieri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando al Consiglio europeo, ha già espresso il sì dell’Italia alle nuove sanzioni, invitando alla ricerca della pace attraverso il dialogo, più che nelle prove di forza tra grandi potenze, mentre il premier Draghi si appresta a far visita al presidente degli Stati Uniti Joe Biden il prossimo 10 maggio per rinsaldare l’alleanza.

Gli Stati Uniti fanno sapere di aver ricevuto “informazioni credibili” secondo cui una unità militare russa avrebbe giustiziato ucraini che volevano arrendersi vicino a Donetsk, “esecuzioni di persone alle quali erano state legate le mani, torture e violenze sessuali contro donne e ragazze”, tali da far ravvisare “abusi sistematici”.

Mosca ribatte, con un suo diplomatico all’Onu, che gli ucraini avrebbero torturato prigionieri in un centro di tortura a Mariupol chiamato “la biblioteca”.

LE ARMI – Dopo il vertice Nato a Ramstein, in cui diverse voci di sono levate a favore di un riarmo, Putin minaccia di usare armi segrete contro l’Occidente e gli ucraini hanno già denunciato l’uso di armi al fosforo.

Kiev chiede agli Usa altre armi, in particolare droni d’attacco e munizioni, richiesta che attende l’ok di Biden, il quale ha chiesto al Congresso fondi per sostenere l’Ucraina, sia dal punto di vista militare che umanitario, per altri 5 mesi.

Intanto la Camera Usa ha approvato una legge che consente di sequestrare e vendere i beni degli oligarchi soggetti a sanzioni e di usare i proventi per la ricostruzione in Ucraina.

IL NODO DEL GAS – Dopo lo stop per Polonia e Bulgaria, il presidente della Duma ha chiesto di chiudere i rubinetti a tutti ‘i Paesi ostili’.

In Italia i flussi dalla Russia sono al momento regolari, nonostante sia escluso il pagamento in rubli, ma il governo è al lavoro per diversificare le fonti di approvvigionamento. I prossimi pagamenti a Mosca sono previsti per metà maggio.

Allarme da Berlino: “Con l’embargo dell’energia, la Germania andrà in recessione”.

ANSA

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