CRONACA

TIROCINI FORMATIVI (TEC E TIS) PROROGATI DI DUE MESI

Pittella: “Un ulteriore investimento di un milione e mezzo di euro per non lasciare nessuno solo. Un monito ai comuni ad essere pronti entro il primo maggio”

E’ stato prorogato di due mesi il programma dei tirocini extracurriculari (Tec) e di Inserimento sociale (Tis) rivolto ai beneficiari del programma Copes e ai lavoratori fuoriusciti dalla platea della mobilità in deroga.

Lo ha stabilito, con apposita delibera, la Giunta regionale, riunitasi come da programma su convocazione del presidente Marcello Pittella.

L’investimento complessivo per i due mesi di proroga sarà di circa un milione e mezzo di euro. Il provvedimento, che interessa circa 1525 persone (dei quali 825 appartenenti ai beneficiari del Programma Co.P.E.S. Categoria B e 700 relativi alla platea della mobilità in deroga Categoria A), è stato adottato in attesa che si completino gli ulteriori adempimenti finalizzati a consentire ai Comuni interessati di dare il via entro il primo maggio ai progetti legati all’introduzione del reddito minimo d’inserimento che coinvolgeranno una vasta platea.

La proroga dei due mesi verrà gestita secondo i termini e le modalità di attuazione previste dalla convenzione tra la Regione Basilicata e le province di Potenza e di Matera attraverso le rispettive agenzie di formazione, Apofil e Ageforma.

“I tirocini formativi – ha ricordato il presidente Pittella – sono riservati a persone particolarmente svantaggiate sotto il profilo economico e sociale e che quindi presentano caratteristiche di fragilità e vulnerabilità. È pertanto necessario, nelle more dell’avvio del reddito minimo di inserimento, non lasciarle sole. Rivolgo un invito ai comuni a predisporre i progetti entro il primo maggio per non generare ritardi e problemi per l’avvio del reddito, allorchè la Regione avrà ultimato gli adempimenti necessari. Noi saremo pronti per quella data, lo siano anche i comuni”. Nelle prossime ore verrà sottoscritto, da parte dei soggetti coinvolti, uno specifico accordo, utilizzando esclusivamente il modello predisposto dalla Regione che richiama termini e modalità dell’originaria convenzione e del correlato progetto formativo.

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