CULTURA E EVENTI

Hugo Pratt, a trent’anni dalla morte una lunga serie di omaggi

Quattro mostre a settembre a Roma nella sede dell’Istituto Geografico a Villa Celimontana nell’ambito del Festival delle Letterature di Viaggio, alla Biblioteca Nazionale, al Museo delle Civiltà all’Eur e alla Farnesina per raccontare Hugo Pratt attraverso documenti e riproduzioni delle sue celebri tavole e a ottobre la prima edizione del Premio intitolato al grande disegnatore, riservato alle scuole del fumetto di tutta Europa.

Sono le prime iniziative del calendario di omaggi al maestro della letteratura disegnata, morto il 20 agosto di 30 anni fa, che aprono gli appuntamenti in vista del centenario della nascita, il 15 giugno 2027.

In questo ”triennio prattiano” sono in programma mostre in diversi Paesi europei, seminari di studi, pubblicazioni, documentari e perfino una serie tv su Corto Maltese, il suo personaggio più famoso.

Pratt è stato ricordato nei giorni scorsi nell’hotel Villars Palace di Villars sur Ollon, nel cantone svizzero di Vaud, dove dal 2022 viene ospitata la sua magnifica biblioteca, fatta di oltre 20mila volumi.

“Hugo è sempre qui con noi perché proprio qui ci sono tutti i suoi amati libri che sono stati l’ispirazione per tutte le sue opere”, è stato osservato nell’ incontro che ha riunito gli amici di una vita, editori, biografi, scrittori, giornalisti, critici letterari in una sorta di avvio delle celebrazioni.

I libri che una volta erano nella casa di Grandvaux, dove il disegnatore abitava (e dal 1995 è sepolto nel piccolo cimitero), sono esposti in sette conference room del complesso alberghiero.

Qui, nel lungo corridoio, è stata allestita anche una mostra permanente su Pratt e la sua opera appositamente realizzata da Cong, la società che cura l’ intero patrimonio artistico del padre di Corto Maltese.

Con Patrizia Zanotti, da sempre stretta collaboratrice di Pratt ed oggi managing director di Cong, è intervenuto Didier Platteau, editore di Casterman, che pubblicò per primo in Francia nel 1967 ”Una ballata del mare salato”, la vicenda di esordio dell’ eroe di Pratt.

“La Ballata per me è stata l’origine di tre grandi momenti rivoluzionari – ha detto -: il primo per Hugo che ha scoperto il suo pubblico, il secondo per il romanzo grafico che trova la sua strada e il terzo per l’editore Casterman a cui Pratt dona una nuova identità”.

Dominique Petitfaux, autore della bella biografia del maestro ”Il desiderio di essere inutile” ha ricordato come la sua vita assomigli in qualche modo alle sue opere.

Poi hanno parlato Thierry Thomas, vincitore del premio Goncourt per la biografia di Pratt La vita è un segno; Cristina Taverna, gallerista, editore e amica dell’artista; Simon Casterman della storica famiglia degli editori belgi; Francesco Boille, critico cinematografico e del fumetto; Fabrizio Paladini, giornalista, scrittore e collaboratore di Cong e Marco Steiner, scrittore, a lungo collaboratore dell’artista e autore di numerosi libri legati al mondo del disegnatore.

“Pratt – ha detto – è principalmente un apritore di porte e questo gruppo di amici che oggi lo racconta è come una delle sue tribù riunite attorno al fuoco ad ascoltare le storie di Tusitala, il nome che gli indigeni di Samoa avevano dato a Robert Luis Stevenson, uno dei padri ispiratori di Pratt”.

Michel Pierre, esperto di storia coloniale e autore di numerosi volumi su Pratt, ha concluso con un aneddoto: “Mentre stavo per mandare in stampa il libro Memorie notai che in una foto di una calle di Venezia c’era l’ombra di un marinaio seminascosto nella nebbia che sembrava proprio il suo Corto.

Lo feci notare a Pratt e da allora per lui divenni lo sciamano bretone capace di far uscire il fantasma di Corto Maltese da una foto e lì iniziò la nostra amicizia”.

Una immersione nel mondo del creatore di Corto Maltese è ancora possibile fino al 19 ottobre a Palazzo delle Papesse a Siena nella grande mostra ”Hugo Pratt, Geografie immaginarie”, la monografica più importante mai realizzata in Italia, che propone 300 opere tra disegni, sculture, video, scenografie digitali e materiali inediti come schizzi, bozzetti, e documenti personali, accanto a una trentina di oggetti provenienti dall’ Oceania che l’ artista disegnò nelle vignette ‘pescandoli’ tra i volumi di storia ed etnologia della sua biblioteca.
ANSA

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