MUSICA

Ultimo incanta Roma con il “Parchetto”: protagonista anche l’eccellenza lucana Nautilus

È stato un momento che resterà nella memoria di molti: il decimo concerto consecutivo di Ultimo allo Stadio Olimpico di Roma ha raccolto migliaia di fan da ogni angolo d’Italia, trasformando una serata d’estate in qualcosa di magico. Tra le tante emozioni vissute, ce n’è stata una che ha toccato il cuore di tutti: la presenza del “Parchetto”, simbolo amatissimo da Ultimo e dai suoi seguaci.

Per questa occasione speciale, il “Parchetto” non è rimasto solo un ricordo affettivo, ma è diventato un luogo reale, ricreato all’esterno dello stadio e visibile anche su un maxischermo per chi non era riuscito a entrare. Un’idea semplice ma potentissima: portare un pezzo di casa, un frammento di periferia, nel cuore della capitale.

A rendere possibile tutto questo è stata la Nautilus di Francesco Arbia, un’azienda lucana con sede a Senise (PZ), specializzata in impianti audio e video per grandi eventi. Una realtà riconosciuta a livello nazionale, che ha curato ogni dettaglio tecnico dell’allestimento: impianto audio all’avanguardia, maxischermo ad alta definizione, e soprattutto la capacità di far vivere un’esperienza intensa anche fuori dallo stadio.

Ma il momento più emozionante è arrivato alla fine del concerto: Ultimo, chitarra alla mano, si è presentato a sorpresa proprio al “Parchetto” di San Basilio, dove ha continuato a cantare dal vivo davanti al maxischermo, regalando un’esibizione intima e inaspettata. Un gesto che ha commosso e unito ancora di più il suo pubblico.

Il “Parchetto” originale è un piccolo spazio verde nel quartiere di San Basilio, dove Ultimo è cresciuto. Panchine colorate, messaggi scritti a mano, un luogo semplice ma carico di significato, che negli anni è diventato il simbolo della sua autenticità e delle sue radici.

Portarlo idealmente in tour, grazie al supporto tecnologico e alla competenza della Nautilus, è stato un modo potente per raccontare una storia: quella di un ragazzo che non ha dimenticato da dove viene, e che continua a costruire ponti tra la periferia e i grandi palchi.

Una sinergia perfetta tra musica, emozione e un’eccellenza imprenditoriale tutta lucana.

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