CULTURA E EVENTI

La Vallja, la danza tradizionale arberesh, anima le strade, i vicoli e le piazze di San Costantino Albanese sabato 24 maggio, a partire dalle ore 16

Con sette gruppi provenienti da diverse comunità albanofone della Basilicata e della Calabria, un'immersione nei colori e nei suoni e nei passi da ballo della danza arberesh per antonomasia

Si balla sempre in gruppo, con uomini e donne che si tengono per mano o tramite fazzoletti, formando un enorme serpente, mentre cantano rapsodie, canti epici, d’amore o di buon auspicio. Si tiene ogni anno, in diversi paesi arberesh, il martedì dopo Pasqua, per celebrare la primavera e in omaggio alle imprese e gesta di  Giorgio Castriota Skanderbeg, l’eroe che combatté l’avanzata del popolo turco in Albania.
Sette di questi gruppi, con i loro canti e i loro abiti tradizionali, si ritroveranno a San Costantino Albanese, il 24 maggio, a partire dalle ore 16, per la terza edizione di “Vallja Shen Kostandinit”, che offrirà così un’occasione unica per assistere dal vivo a un rituale di grande impatto e suggestione, anche nelle sue diverse varianti a seconda della comunità di appartenenza. La danza ha anche un forte significato simbolico: rappresenta il legame con la madrepatria mai dimenticata, un attaccamento che nonostante i secoli mai vacilla per il popolo arbëresh.  La vallja, infatti, per le popolazioni albanofone rappresenta qualcosa di più che un elemento di colore o di semplice folklore o anche di rievocazione storica, assumendo un alto valore identitario, di rivendicazione culturale propria di comunità che, per altri versi, si sono perfettamente integrate nei contesti in cui da secoli dimorano, a seguito dell’abbandono dell’Albania.
Al passo di questa antichissima danza, i diversi gruppi animeranno così le vie del paese ai piedi del Pollino, accompagnati da canti epici e musiche tradizionali che riecheggeranno tra i vicoli del centro storico, restituendo all’ascolto e alla vista la meraviglia e l’incanto di un rito radicato in un passato remoto e sorretto da un rimando fortissimo, nella memoria, alle proprie lontane origini.
Sette i gruppi presenti a San Costantino Albanese e provenienti da Lungro, Acquaformosa, San Martino di Finita, Santa Caterina Albanese e Firmo.
L’iniziativa è promossa dal gruppo folk “Shen Meria e Yllethit” d’intesa con il Comitato Festa “San Costantino il grande” e con il contributo del comune di San Costantino Albanese e il sostegno dell’associazione culturale Altrosud e di Squilibri all’interno del progetto “Il Borgo dei suoni”, finanziato dalla Regione Basilicata per una piena valorizzazione delle risorse culturali del piccolo centro della Val Sarmento.
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