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Torna Videocittà, visione e cultura digitale Al Gazometro di Roma il festival delle nuove arti, il 5-7 luglio

Dopo l’elemento lunare e quello della Terra, delle precedenti edizioni, arriva la galassia con un’esplosione di luci ed astri che sgorga dalla bacchetta magica del maestro e guru dell’elettronica mondiale Giorgio Moroder e che illumina di musica le bolle luminescenti dell’opera site specific, Nebula, firmata da Quiet Ensemble.

La nuova edizione, la settima, di Videocittà, il festival delle arti e performance digitali e dell’innovazione audiovisiva, sarà una riflessione sulla connessione tra uomo e natura e sul dialogo concreto tra il pensiero ambientalista e le nuove tecnologie come strada per costruire un mondo nuovo dove coesistano il digitale, l’inclusione e la sostenibilità.

In programma dal 5 al 7 luglio al Gazometro di Roma, nel quadrante romano dell’Ostiense che si sta sempre più qualificando come territorio di sperimentazione e di rigenerazione della più grande area di archeologia industriale d’Europa, il festival si conferma sempre più un must tra le offerte culturali della Capitale e un appuntamento sempre più amato anche da un pubblico internazionale. Molte le esperienze immersive.

Tra tutte Le Bal de Paris di Blanca Li, due anni fa Leone d’Oro alla Mostra di Venezia; molta videoarte, con l’artista Leone d’Argento Camille Henrot e con Bj›rn Melhus e Sahej Rahal.

Ma non solo: il festival della visione e della cultura digitale di Roma sarà la sede per installazioni maestose ma anche talk, AV experience e luogo in cui si potrà assistere alla prima nazionale di Ode corporis, il progetto in realtà virtuale del Teatro dell’Opera di Roma.

E poi tanti live e dj set che vedranno l’unica data italiana di Overmono, Caterina Barbieri & Mfo, Tommy Cash, Folamour, Venerus, Thru Collected, Bluem.

La tre giorni di viaggi nel ‘futuro contemporaneo’, crocevia di artisti, visionari, creator, makers e leader digitali, vedrà anche un evento speciale su Guglielmo Marconi con la partecipazione del prof da milioni di follower, Vincenzo Schettini, e molti talk con creators digitali e new media tra cui Tinti & Rapon di Tintoria, Michela Giraud e Maria Oroni, Vita Lenta, The Jackal.

Ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, Videocittà 2024 vede Eni come main partner, il contributo del MiC e Comune di Roma, il supporto della Regione Lazio e la collaborazione dell’Anica.

Il festival ha già registrato i sold out dei biglietti early bird e della first release di abbonamenti, di cui quasi la metà venduti a un pubblico nazionale, che arriva da fuori Roma e internazionale.

“Abbiamo creato questo appuntamento con l’innovazione che a Roma mancava” ricorda il presidente dell’Anica, Francesco Rutelli.

Non solo, da qui, spiega la sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, “arrivano le grandi idee che possono aiutare il Ministero e chi legifera a fare dei provvedimenti utili per gli artisti di domani”.

Uno sguardo, evidenzia anche l’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Miguel Gotor, necessario per la Capitale che “ha bisogno di sperimentazione, internazionalizzazione e innovazione, tutte caratteristiche che questa iniziativa, che lo scorso anno ha registrato 20mila spettatori in 3 serate, possiede. Anche per questo Videocittà rientra tra gli otto progetti che abbiamo deciso di finanziare”.

L’imponente installazione Nebula, che aprirà il festival, realizzata dall’Eni e curata da Videocittà, ha ricevuto anche il supporto scientifico dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Osservatorio Astronomico di Roma.

E tantissime altre sono le collaborazioni ai progetti: tra i tanti Ied, Naba, Accademia di Belle Arti di Roma, Sae Institute, l’Istituto Roberto Rossellini, l’Institut Francais, l’Ambasciata di Spagna in Italia e Villa Massimo.

ANSA

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