POLITICA

Meloni: ‘Nessuna pressione sull’autonomia’

Ma la Camera non concede allungamento dei tempi, ira delle opposizioni

Il Governo non mette pressione sul Parlamento perché si arrivi all’approvazione dell’autonomia regionale differenziata, che dovrebbe giungere in aula a Montecitorio il 29 aprile.

E’ quanto spiega, parlando al Vinitaly di Verona, la premier Giorgia Meloni, che comunque viene criticata dalle opposizioni che lamentano il rifiuto del centrodestra a concedere tempo per la discussione del ddl.

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha detto, durante la Conferenza dei Capigruppo, che da parte della maggioranza non c’è “la disponibilità” a concedere altro tempo per discutere il provvedimento sull’Autonomia e le opposizioni hanno protestato osservando che così si colpisce “la dignità del Parlamento”.

A raccontarlo, alla fine della riunione dei Capigruppo sono i presidenti dei deputati del M5S, Francesco Silvestri e del Pd, Chiara Braga.

Meloni annuncia di non voler forzare i tempi sull’altro dossier caro agli alleati della Lega, quello del terzo mandato per i presidenti di Regione: “A livello parlamentare per ora non c’è una maggioranza”, ha sottolineato.

E’ stata una mezza giornata strappata all’agenda della presidente del Consiglio, per tenere fede alla promessa di visitare il Vinitaly.

Tre ore e mezza nel quartiere fieristico, tra premiazione degli istituti enologici per il concorso indetto dal Masaf e un lungo giro fra gli stand, senza sottrarsi a selfie, soste e calici di vino, tra il “tifo” e gli incitamenti dei visitatori. “Il livello alcolico? Cerco di bere poco poco, quindi va bene. Certo, sono a stomaco vuoto”, ha commentato.

“Sono giornate un po’ complesse – ha premesso – ma ci ho tenuto particolarmente a essere qui oggi facendo uno sforzo significativo. Sono contenta che ci sia una unità di vedute nel G7 su quello che va fatto relativamente al tema di Israele e Iran.

Credo – ha proseguito – che chiunque sia ragionevole in questo momento debba essere preoccupato, ma credo anche che dobbiamo essere molto lucidi”.

Per quanto riguarda l’autonomia, tema caro a Luca Zaia, che oggi a Verona le ha fatto da ospite, per la premier “sicuramente i gruppi parlamentari, in questo caso della maggioranza, hanno fatto del loro meglio per terminare il lavoro della commissione, che dovrebbe portare all’approvazione il 29 aprile.

Dopodiché dipende dall’andamento dei lavori parlamentari, da quanta opposizione verrà fatta. Sono fiduciosa, non è questione di un giorno in più o in meno. Abbiamo dimostrato che il provvedimento sta andando avanti”.

Sul terzo mandato, altro tema dei leghisti, Meloni ha invece escluso un’iniziativa del Governo, “che sarebbe oggettivamente una forzatura”. La questione, ha notato, “interessa vari partiti, per cui se poi si trova una maggioranza, se c’è una disponibilità, si vedrà a livello di Parlamento.

Difesa netta infine del ministro dell’Interno Piantedosi per l’indagine su di Bari, perché “quello che interessa a me – rimarca -è che il Governo non utilizzi due pesi e due misure. Se il Partito democratico si lamenta perché ritiene che la legge sullo scioglimento dei Comuni non sia adeguata, possiamo parlarne; ma se quello che ci chiedono è che le amministrazioni governate dal centrosinistra debbano avere un occhio di riguardo rispetto a tutte le altre, si capisce che non è l’Italia che io voglio costruire”.

ANSA

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