POLITICA

Mes: per il governo va cambiato, sia un veicolo di crescita

Proposte di ratifica ferme in commissione, slitta l'approdo in Aula

La posizione del governo sul Meccanismo europeo di stabilità, spiegano fonti di Palazzo Chigi, non cambia, resta quella esplicitata nelle scorse settimane dalla premier Giorgia Meloni.

Da ultimo, venerdì scorso, in un’intervista a Il Foglio, in cui spiegava che che va “aggiornato” e trasformato in un “veicolo per la crescita”.

Mentre l’Ue sollecita l’adesione da parte dell’Italia, è fermo da quasi un mese in commissione Esteri alla Camera l’esame delle due proposte di legge per la ratifica del Mes, presentate da Pd e Iv. Slitta quindi l’approdo in Aula, inizialmente previsto ad aprile.

“Il negoziato è in corso – aveva detto Meloni al Foglio – e mi pare evidente che alcuni strumenti dell’Unione europea vadano aggiornati alla luce del nuovo scenario geopolitico. Il Mes è stato concepito quando eravamo in un altro mondo e nemmeno allora è stato utilizzato”.

Per la premier, “se deve contrastare le crisi finanziarie, allora non solo è sottodimensionato ma soprattutto non serve allo scopo.

Mi pare sufficiente guardare in Europa a cosa è successo nel collasso del Credit Suisse”. Come spiegava la premier nell’intervista, “è quindi decisamente più serio pensare a costruire un’Unione bancaria forte. Se invece il Mes si trasforma in un veicolo per la crescita (…) allora siamo pronti a discutere. Questa è la linea del mio governo”.

La commissione Esteri ha iniziato l’esame delle due proposte di legge nella seduta del 29 marzo, ma non c’è ancora stato un seguito. L’approdo in Aula era previsto per aprile nelle prime due versioni del calendario della Camera, ma nell’ultima versione non c’è più.

All’Eurogruppo sarà chiesto all’Italia che cosa intenda fare sulla ratifica del Mes: “E’ una domanda che porremo al ministro italiano”, ha detto un funzionario europeo in vista dell’incontro informale dei ministri delle Finanze dell’Eurozona venerdì a Stoccolma.

“Ora più che mai è cruciale assicurare la potenza di fuoco delle nostre istituzioni”, ha detto sul Mes. “La mancata ratifica – ha sottolineato – sta in qualche modo bloccando” anche ulteirori riforme.

“E’ impossibile discutere di altre misure che potrebbero essere utili” “se non abbiamo messo in atto un accordo precedente. Sta avendo un effetto raggelante sulle discussioni”.

ANSA

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