CRONACA

Acqua, bolletta pazza ad una coppia di anziani di Potenza

Chiesti 1.493 euro. Ma il malcapitato spiega: «Errori nei calcoli»

A dicembre si era visto recapitare un avviso di pagamento di 1.200 euro per il consumo dell’acqua nella sua abitazione. Dopo vari giri negli uffici e interminabili attese presso gli uffici di  Acquedotto lucano,  è riuscito a dimostrare che quella cifra non corrispondeva a quanto effettivamente consumato.

Pensava di aver chiarito e, invece, gli è arrivata nei giorni scorsi una nuova bolletta con un importo addirittura superiore, pari a 1.493,23 euro. Sempre per la sua casa, dove abita una coppia di anziani residenti a Potenza, sulla base dell’importo richiesto da Acquedotto lucano, consumerebbe acqua al pari di un’azienda.

Protagonista della vicenda è il signor Vito, 78 anni, che alla vista della nuova bolletta è stato travolto da un misto di stupore e rabbia.  Il figlio Antonio ricostruisce la storia, ricordando che la precedente bolletta di 1.200 euro, relativa a dicembre, è stata decurtata, dopo la segnalazione del cittadino, fino a portarla a 286 euro:

«Anche su questa cifra – dice Antonio – c’è da discutere. L’ultima fattura riportava il consumo in 9.303 metri cubi di acqua, mentre la lettura attuale il consumo effettivo risulta essere di 9.179 metri cubi alla data del 10 febbraio, pertanto dovrebbe essere ancora a credito di 124 metri cubi». Altro che credito. Proprio il 10 febbraio gli è stata recapitata la nuova bolletta di 1.493,23 euro: «Assurdo – tuona Antonio – soprattutto se si considera che i precedenti pagamenti risultano essere in regola, quindi non c’è morosità.

A questo punto è come se volessero farci credere che in quella casa ci sia un consumo di acqua così elevato, simile a una risaia». Raccogliendo lo sfogo del cittadino, la Gazzetta del mezzogiorno ha chiesto spiegazioni a Massimo Carcuro della direzione commerciale di Acquedotto lucano che spiega come la pratica relativa al cittadino sia stata da tempo «congelata»:

«Il 20 dicembre scorso la moglie e la figlia dell’utente sono state esortate da un nostro operatore a non versare altre somme relativamente al contratto in essere con Acquedotto lucano, nelle more della definizione del calcolo corretto dei loro effettivi consumi. Questo perché potenzialmente avrebbero potuto ricevere anche ulteriori fatture inesatte. Effettuati i controlli del caso – sottolinea Carcuro – il cittadino deve pagare a titolo di conguaglio, alla data del 25 ottobre 2022, sulla base della lettura acquisita di 9.188 metri cubi, l’importo pari a 252 euro.

Questa somma sarà oggetto di compensazione con l’importo di 286,13 versato autonomamente dall’utente (ovvero senza attendere l’esito delle verifiche sui consumi che erano ancora in corso), con il riconoscimento del credito residuo di 34,13 euro». Carcuro ribadisce che l’utente era stato invitato a soprassedere dal versare alcunché, data la mancata definizione del quantum effettivamente dovuto.

Fonte: Lagazzettadelmezzogiorno

Pulsante per tornare all'inizio