CULTURA E EVENTI

E’ morto Robbie Coltrane, il mezzogigante Hagrid in Harry Potter

Una carriera di successo al cinema e in tv, aveva 72 anni

E’ morto l’attore scozzese Robbie Coltrane, noto al grande pubblico  per il ruolo del mezzogigante Rubeus Hagrid in Harry Potter.

Ne dà notizia la Bbc.

“Robbie sarà probabilmente ricordato per i decenni a venire come Hagrid… un ruolo che ha portato gioia a bambini e adulti, provocando un flusso di lettere di fan ogni settimana per oltre 20 anni”, ha detto il suo agente.

E’ stato Hagrid in Harry Potter e la pietra filosofale (2001), Harry Potter e la camera dei segreti (2002), Harry Potter e il prigioniero di Azkaban (2004), Harry Potter e il calice di fuoco (2005), Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007) e Harry Potter e il principe mezzosangue, Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 1 e Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2.

All’anagrafe si chiamava Anthony Robert McMillan ed era nato a Rutherglen, una cittadina della Scozia centro-occidentale, ed aveva 72 anni. Figlio di un medico e di una pianista, si dedicò alla recitazione all’età di venti anni, prendendo il nome d’arte di Coltrane (in tributo al sassofonista jazz John Coltrane) e lavorando in teatro e nelle stand-up comedy.

All’inizio della carriera ebbe piccoli ruoli in numerosi film come La morte in diretta (1980), Scrubbers (1983), Absolute Beginners (1986) e Mona Lisa (1986). In televisione apparve inoltre in Tutti Frutti (1987) e in Blackadder (1987).

Fu co-protagonista con Eric Idle in Suore in fuga (1990) e interpretò il Papa in Mio papà è il Papa (1991). Negli anni novanta la sua carriera ebbe una forte crescita. Prese parte alla serie televisiva Cracker (1993-1996) con cui conquistò tre premi British Academy Television Award per il miglior attore consecutivi.

Poi a film di successo come i due di James Bond GoldenEye (1995) e Il mondo non basta (1999). Degna di nota è anche la sua partecipazione nei panni del sergente Peter Godley nel film La vera storia di Jack lo squartatore – From Hell (2001) dei fratelli Hughes.

ANSA

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