MUSICA

Bellezza e solidarietà, torna il Jazz per le terre del sisma

Da 27/8 a 3/9. Gran finale a L'Aquila tra Pasolini e Mingus

La musica che scende “in prima linea” per lenire un dolore mai dimenticato, ma anche per farsi prospettiva di un futuro di bellezza, condivisione e solidarietà: torna “Il Jazz italiano per le terre del sisma”, con una nuova edizione tra cammini solidali e concerti dal 27 agosto al 3 settembre nelle quattro regioni (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria) colpite dal terremoto del 2009.

In attesa del consueto gran finale all’Aquila (il 3 e 4 settembre), che quest’anno si svolgerà nel segno di Pierpaolo Pasolini e Charles Mingus in omaggio al centenario della nascita, a dare il via alla manifestazione il 27 agosto a Camerino sarà il cammino solidale, una settimana di concerti e trekking, con tappe a Fiastra, Ussita, Castelluccio di Norcia, Norcia, Accumoli, Amatrice.

Poi il programma prevede tutto un susseguirsi di concerti di grandi nomi e giovani talenti, incontri, progetti multimediali e laboratori per bambini, iniziative che potranno, dopo le restrizioni per la pandemia, di nuovo invadere strade, piazze, portici, librerie e locali in una autentica celebrazione collettiva.

Organizzata dalla Federazione Nazionale “Il Jazz Italiano” con il coordinamento dell’associazione Jazz all’Aquila e la direzione artistica affidata a Riccardo Brazzale, Claudio Filippini e Francesco Mariotti, la lunga kermesse musicale coinvolgerà i territori, anche per mantenere alta l’attenzione su luoghi che sono ancora feriti e sostenere la microeconomia locale.

Simbolo di apertura, inclusione e coralità, “Il Jazz italiano per le terre del sisma” chiuderà con la due giorni aquilana dal titolo “In molti sogni, la verità che è in noi”: recuperando l’insegnamento di Pasolini e Mingus, entrambi impegnati nella ricerca della verità nei confronti di se stessi e degli altri, la città si aprirà al sogno collettivo dando spazio alle differenze, in un viaggio nella musica senza limitazioni di età, genere, provenienza stilistica, contaminazione con le altre arti.

A L’Aquila saranno oltre 200 i musicisti coinvolti e molteplici i palchi: main stage in Piazza Duomo con Enrico Rava che il 3 settembre si esibirà con la giovane violinista Anais Drago, e poi arriveranno la Big Band del Conservatorio A. Casella dell’Aquila, Furio Di Castri Quintet “Furious Mingus”, il progetto speciale “Le Nuvole di Pier Paolo” con Daniele Sepe e Flavio Boltro, i Funk Off e l’ensemble Odwalla con la direzione di Massimo Barbiero. Il 4 settembre sempre in Piazza Duomo Franco D’Andrea e Dj Rocca termineranno il programma della giornata.

“Ogni anno la manifestazione si è arricchita di qualcosa e ha arricchito L’Aquila di qualcosa. Oggi la nostra città è in Italia una di quelle che investe di più nella cultura”, ha detto Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila, presentando a Roma il progetto (promosso e sostenuto dal Ministero della cultura, il Comune dell’Aquila-Progetto Restart, Regione Abruzzo, con il sostegno del Main Sponsor SIAE, con il contributo di NuovoIMAIE, di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila), “non si tratta solo di organizzare eventi, ma di favorire l’emancipazione e la crescita anche di quelle persone che non possono permettersi la cultura. Niente ferma la cultura e la forza dei territori: noi ci abbiamo puntato sempre, anche durante la pandemia”.

“Quest’anno qui metteremo la prima pietra anche dell’orchestra che vorrei, la prima orchestra nazionale giovanile di Jazz. Ne siamo orgogliosi, perché prenderà vita proprio nei giorni della manifestazione”, ha poi aggiunto Ada Montellanico, Presidente Federazione Nazionale Il Jazz Italiano.

ANSA

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