CRONACA

Ucraina, telefonata Draghi-Putin nel pomeriggio Bombardata sede della Croce Rossa a Mariupol

Il conflitto in Ucraina dopo l’invasione russa ormai più di un mese fa prosegue senza soste, mentre da Mosca arriva un commento che frena i possibili entusiasmi dopo il nuovo round di colloqui negoziali di ieri in Turchia.

I bombardamenti russi hanno colpito un edificio della Croce Rossa a Mariupol.

Lo fa sapere una responsabile ucraina.

Nella regione di Kiev la scorsa notte le truppe russe hanno effettuato più di 30 bombardamenti contro complessi residenziali e infrastrutture sociali. Lo ha riferito l’amministrazione militare regionale di Kiev su Telegram, citato da Unian.

“L’esercito russo ha lanciato missili e bombe cercando di distruggere le infrastrutture e le aree residenziali in violazione del diritto umanitario internazionale. Gli occupanti russi continuano a terrorizzare la popolazione locale”, ha aggiunto l’amministrazione militare.

Russia e Cina condannano le sanzioni unilaterali decise da Usa, Ue e alleati contro Mosca per la sua aggressione militare all’Ucraina, definendole “illegali e controproducenti”: lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo diffusa dopo il bilaterale tra i capi delle rispettive diplomazie, Serghei Lavrov e Wang Yi tenuto a Tunxi, nella provincia di Anhui, dove la Cina ospita una due giorni di incontri dedicati all’Afghanistan.

“Le parti – si legge – hanno notato la natura controproducente delle sanzioni unilaterali illegali imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”.

Il presidente del Consiglio Mario Draghi avrà nel pomeriggio un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. Lo conferma Palazzo Chigi dopo che la notizia era stata anticipata dal ministro degli Esteri Luigi di Maio.
La città di Mariupol ha denunciato l’evacuazione forzata in Russia dell’intero reparto maternità di un ospedale di Mariupol, dove un’altra struttura analoga è stata bombardata il 9 marzo.

Lo scrive il sindaco della città assediata su Telegram. “Più di 70 persone, donne e personale medico del reparto maternità numero due del distretto della riva sinistra di Mariupol sono stati presi con la forza dagli occupanti”, ha detto l’ufficio del sindaco.

Per la giornata di oggi sono stati concordati tre corridoi umanitari in Ucraina, tutti nel Sud del Paese.

Chernhiv è stata colpita dagli attacchi russi per tutta la notte, nonostante l’annuncio di Mosca di ridurre le operazioni militari nella città.

Lo denuncia il governatore Viacheslav Chaus su Telegram, secondo quanto riportano i media internazionali. “Ci crediamo alle promesse? Certo che no”, scrive Chaus, spiegando che le forze russe hanno condotto “attacchi sulla città di Nizhyn, inclusi attacchi aerei, e per tutta la notte hanno colpito Chernihiv”.

Sono continuati nella notte i raid russi nei dintorni della capitale ucraina Kiev, nonostante gli spiragli di negoziato emersi ieri a Istanbul e l’annuncio di Mosca della disponibilità ad una riduzione delle ostilità. Nuove esplosioni si sono sentite questa mattina vicino a Kiev.

Lo riferisce una corrispondente della Bbc, secondo la quale la giornata è iniziata con il suono delle sirene anti-aeree, seguito da forti esplosioni provenienti dai sobborghi della città che si sono sentiti anche nel centro della capitale. Anche un altro reporter britannico, sempre a Kiev, su Twitter parla di “molti colpi di artiglieria che rimbombano dai margini della città” udibili fino al centro, ma non è chiaro – aggiunge – se a sparare siano i russi o gli ucraini.

Si registra un rallentamento del flusso dei profughi ucraini verso l’Europa: si è passati da 200mila a 40mila al giorno. In Italia, alla data di ieri, sono 75mila. Di questi 5.600 sono inseriti nei sistemi d’accoglienza Cas (5.300 persone) e Sai (299).

Le domande di protezione sono state finora circa 750, un dato che “riflette la speranza ucraini di rientrare in Patria dopo il termine delle ostilità”. Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, in audizione al Comitato Schengen.

ANSA

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