CRONACA

Contributo a fondo perduto all’Agenzia delle Entrate al via le domande

Da ieri  15 giugno è possibile richiedere il contributo a fondo perduto, che sarà pagato direttamente sul conto corrente del contribuente.

La misura è inserita nel Decreto Rilancio ed è destinata a imprese e partite iva colpite dalle conseguenze economiche dell’emergenza Covid-19.

L’agenzia delle Entrate dà quindi il via alla corsa per le domande al fondo perduto previsto dal decreto Rilancio, con un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2mila euro per le società.

Far ripartire le imprese e i lavoratori autonomi e sicuramente un obbiettivo centrale per poter uscire dalla difficile situazione economica che si è venuta a creare con l’emergenza coronavirus. Per questo motivo è stato istituito un percorso di richiesta di contributi a fondo perduto.

Chi sono i beneficiari?

A questi contributi possono accedere esclusivamente i titolari di reddito agrario, ai lavoratori autonomi e alle imprese.

Sono escluse dal contributo le società la cui attività risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza, gli enti pubblici (sempre e comunque), i contribuenti e dipendenti privati, nonché i professionisti iscritti alla previdenza privata.

Condizioni di fatturato

Il decreto stabilisce un’importante condizione agganciata al fatturato del richiedente. È stabilito che questo, per il mese di aprile 2020, deve essere inferiore ai 2/3 del fatturato del mese di aprile 2019.

La mancanza di questo fatturato può comunque permettere l’accesso al contributo se l’azienda è stata avviata successivamente alla data del 1 gennaio 2019 oppure se l’azienda era già in zona rossa al momento in cui è stata dichiarata l’emergenza da coronavirus su tutto il territorio nazionale.

Aliquote del contributo

Quanto contributo a fondo perduto posso richiedere? Questa è una delle domande più gettonate nella community di Know How.

Facciamo chiarezza su questo argomento ricordando che sono possibili 3 aliquote differenti che dipendono dal fatturato di aprile 2019 e che vanno calcolate sempre sulla differenza tra il fatturato di aprile 2020 e quello di aprile 2019:

  1. Contributo del 20% se il fatturato di aprile 2019 non supera i 400.000 euro;
  2. Contributo del 15% se il fatturato di aprile 2019 è superiore a 400.000 euro ma inferiore a 1.000.000 di euro;
  3. Contributo del 10% se il fatturato di aprile 2019 è superiore a 1.000.000 di euro ma inferiore a 5.000.000 di euro.

 

Esempio di contributo con aliquota al 20%

Per capire ancora meglio quale sia la cifra che puoi aspettarti come contributo a fondo perduto, facciamo un esempio concreto.

Poniamo che il fatturato della tua azienda ad aprile 2019 sia stato di 100.000 euro, quindi tale da consentire l’accesso al contributo del 20%.

Poniamo poi che ad aprile 2020 il tuo fatturato sia stato di 51.000, quindi inferiore ai 2/3 come da requisito.

La differenza, a questo punto, tra il fatturato di aprile 2019 (100.000) e aprile 2020 (51.000) è di 49.000. Su questa cifra verrà calcolato il 20% a cui corrisponde l’ammontare da poter richiedere come contributo a fondo perduto, ovvero 9.800 euro.

I limiti di 1.000 e 2.000 euro

Il comma 6 dell’articolo 25 del decreto Rilancio, stabilisce altresì degli importi minimi per poter accedere al contributo a fondo perduto. Questi sono di:

  1. 1.000 euro per le persone fisiche;
  2. 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

 

Presentazione della domanda

La domanda può essere presentata esclusivamente per via telematica direttamente all’Agenzia delle Entrate, anche per il tramite di un intermediario, quale un Commercialista o altro professionista iscritto all’albo.

Per presentare l’istanza c’è tempo fino a 60 giorni a partire da quando si apre la procedura di presentazione delle domande.

Le modalità e tutti gli altri termini saranno chiariti da un’apposito provvedimento dell’Agenzia Delle Entrate.

Per avere maggiori informazioni e fare la richiesta, cliccare qui ed essere re-indirizzati sul sito dell’Agenzia delle Entrate. 

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