POLITICA

Matera: Nicoletti presenta la nuova giunta, ma i numeri non bastano, ancora tensione con l’opposizione

Questo pomeriggio il sindaco di Matera, Antonio Nicoletti, si presenterà in consiglio comunale per presentare ufficialmente la nuova giunta della Città dei Sassi.

Ma potrebbe essere una giunta incompleta. Al momento, infatti, sarebbero sette gli assessori pronti a entrare nell’esecutivo su un totale previsto di nove.

Tutti nomi che arrivano dalla coalizione che lo ha sostenuto al ballottaggio: un centrodestra unito, arricchito anche da espressioni civiche e dai simboli di partito come Fratelli d’Italia e Forza Italia.

C’è però un ostacolo difficile da ignorare: i numeri in consiglio. Nicoletti può contare su appena 11 voti, non sufficienti a garantire una maggioranza stabile.

L’aula, infatti, è composta da 21 consiglieri eletti nelle recenti comunali. La coalizione più forte è proprio quella sconfitta al ballottaggio, guidata dal candidato del centrosinistra, Roberto Cifarelli.

È proprio la ricerca di una stabilità politica, necessaria anche per affrontare le sfide che attendono Matera – come il percorso per diventare Capitale del Mediterraneo 2026 – che ha animato in queste settimane un dialogo intenso, anche se non sempre trasparente, tra maggioranza e opposizione.

Nicoletti punta a costruire un’alleanza ampia, basata su un accordo programmatico, in grado di superare gli steccati politici. Per questo ha lasciato aperte alcune caselle della giunta, nella speranza che possano essere occupate da esponenti dell’opposizione disponibili a collaborare.

Ma nelle ultime ore il clima si è raffreddato. L’ultimo incontro previsto tra Nicoletti e Cifarelli è saltato, e le speranze di un’intesa immediata sembrano allontanarsi.

Lo stesso Cifarelli ha fatto sapere di non condividere il metodo scelto dal sindaco e ha rimandato ogni discussione al confronto in aula, dove si decideranno – a questo punto – anche gli equilibri politici e istituzionali della città.

La strada verso una giunta davvero condivisa appare ancora in salita. E per Matera, alle porte di un traguardo ambizioso come il 2026, il tempo per trovare un’intesa si fa sempre più prezioso.

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