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Dall’inizio anno 83 femminicidi, uno ogni 4 giorni. Il femminicidio è un crimine odioso che deve essere fermato.

Sono 83 i femminicidi commessi in Italia da inizio anno, quasi uno ogni quattro giorni.

Con l’omicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa ed uccisa dal suo ex fidanzato, si allunga dunque la lista delle donne uccise in ambito familiare.

Stando ai dati diffusi dal Viminale – e aggiornati al 12 novembre scorso –  in Italia sono stati registrati in totale 285 omicidi, con 102 vittime donne, di cui 82 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner.

Con l’omicidio in Veneto, il numero totale delle vittime femminili raggiunge quota 103, due in più rispetto allo scorso anno, mentre i femminicidi passano dagli 88 del 2022 agli 83 del 2023. In aumento, invece, il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 51 diventano 54.

Numeri drammatici che non risparmiano alcuna regione, dal Piemonte alla Campania, dal Trentino alla Sicilia.

Il femminicidio è un crimine odioso che deve essere fermato.

L’Italia è uno dei paesi europei con il tasso di femminicidio più alto. Nel 2022, il tasso di femminicidio è stato di 0,73 per 100.000 donne, contro una media europea di 0,42.

I dati mostrano che il femminicidio è un fenomeno complesso che non può essere ricondotto a una sola causa. Tuttavia, alcuni fattori che possono contribuire al suo sviluppo sono:

  • La cultura patriarcale, che discrimina le donne e le considera inferiori agli uomini.
  • La violenza di genere, che può essere fisica, psicologica o economica.
  • La mancanza di consapevolezza del problema del femminicidio e delle sue conseguenze.

Per contrastare il femminicidio è necessario intervenire su tutti questi fattori. È importante promuovere una cultura del rispetto delle donne e della parità di genere, e sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema del femminicidio. È inoltre necessario rafforzare le misure di protezione delle donne vittime di violenza, e migliorare l’assistenza alle vittime di femminicidio e ai loro familiari.

Ecco alcuni dati specifici sul femminicidio in Italia:

  • L’età media delle vittime è di 38 anni.
  • La maggior parte delle vittime sono donne italiane, ma ci sono anche vittime straniere.
  • Il 75% delle vittime ha subito violenza da parte del partner o dell’ex partner.
  • Il 25% delle vittime è stato ucciso da un estraneo.

Il femminicidio è un crimine odioso che deve essere fermato. È necessario un impegno comune di tutta la società per costruire una società più giusta e paritaria, in cui le donne siano libere da violenza e discriminazioni.

R.P.

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