CRONACA

Gli studenti di Potenza incontrano la madre di Elisa Claps

Circa 1.500 studenti della provincia di Potenza hanno incontrato questa mattina, a Potenza, Filomena Iemma, la madre di Elisa Claps, la studentessa potentina scomparsa e uccisa il 12 settembre 1993, il cui cadavere fu trovato il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità.

E’ stato questo uno dei momenti più toccanti  della manifestazione “Tutti per Elisa”, organizzata dalla comunità studentesca per ricordare la ragazza.

“Non siete voi che dovete chiedere scusa”, ha detto la signora Claps, rispondendo allo striscione che ha aperto il lungo corteo e sul quale era scritto “Noi chiediamo scusa a mamma Filomena”.

“E’ un onore per me vedere tutti voi ragazzi e vorrei abbracciarvi uno per uno.

“Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino e anche chi non lo è stato. Mi auguro – ha concluso – che quello che è accaduto a noi non accada a nessuno”.  Con la madre di Elisa, c’erano anche gli attori Gianmarco Saurino e Giacomo Giorgio che hanno interpretato, nella recente fiction trasmessa da Rai Uno, “Per Elisa”, i ruoli dei fratelli della ragazza, Gildo e Luciano.

In mattinata, prima della partenza del corteo, che ha avuto come tappa successiva alla fermata sotto casa di Elisa Claps un momento di raccoglimento dinanzi alla chiesa della Trinità – una rappresentanza degli studenti ha incontrato, in forma privata, l’arcivescovo metropolita, monsignor Salvatore Ligorio. “Vogliamo aprire una nuova pagina – ha detto il presidente della consulta studentesca potentina, Simone Carcuro, raccontando dell’incontro con Ligorio – e chiediamo a tutti una battaglia comune contro la violenza di genere, per la verità e la giustizia.

E su questi principi diventerà protagonista la nostra nuova generazione, che chiede a una comunità intera di sostenere la battaglia contro la violenza di genere e per una presa di coscienza comune sull’importanza di restituzione della verità e della giustizia”. Tornando sui temi della manifestazione, “gli studenti – ha concluso Carcuro – vogliono dimostrare in modo netto ed inequivocabile l’affetto e il sostegno alla famiglia Claps nel tenere viva la memoria di Elisa nella richiesta continua e coraggiosa di giustizia e verità su un caso ancora oggi avvolto dalle ombre”.

 

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