CRONACA

Il Papa al Gemelli è ‘in buone condizioni’, oggi riposo

Telefona al bimbo battezzato al Gemelli lo scorso 31 marzo durante la visita nei reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile dell'ospedale

Prosegue positivamente il decorso post-operatorio di papa Francesco al Policlinico Gemelli, dopo l’intervento all’intestino cui è stato sottoposto ieri pomeriggio dall’equipe guidata da Sergio Alfieri, durato tre ore in anestesia generale, ma “senza complicazioni”.

“Sua Santità Papa Francesco ha trascorso una giornata di riposo”, ha comunicato questa sera il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni.

Lo staff medico “informa che si è alimentato con una dieta idrica. I parametri emodinamici e respiratori sono stabili. Il decorso post operatorio risulta regolare”.

Nel pomeriggio di oggi, solennità del Corpus Domini, il Papa “ha ricevuto l’Eucarestia”. E tra i tanti messaggi di vicinanza è stato colpito dall’affetto della famiglia del piccolo Miguel Angel, battezzato da papa Francesco lo scorso 31 marzo durante la visita nei reparti di oncologia pediatrica e neurochirurgia infantile dell’ospedale, che gli ha inviato un poster di auguri di pronta guarigione. “Recuperate pronto” (guarisci presto) vi è scritto in spagnolo.

“Il Santo Padre ha voluto personalmente ringraziare la mamma con una breve telefonata”, ha aggiunto il portavoce della Santa Sede.

La notte è trascorsa bene, tranquilla, per il Pontefice, che è riuscito “a riposare in modo prolungato”.

E oggi sempre lo staff medico ha fatto sapere che Francesco “è in buone condizioni generali, vigile e in respiro spontaneo”. Inoltre, “gli esami di controllo di routine sono buoni”.

Una situazione confortante quella dell’86/enne Pontefice argentino, già operato due anni fa al colon sempre al Gemelli e sempre dal professor Alfieri, e che da allora ripeteva che non si sarebbe più voluto sottoporre a un’anestesia totale.

Il che è invece avvenuto, senza particolari difficoltà e con un esito brillante. L’intervento chirurgico si è reso necessario per un “laparocele incarcerato” in corrispondenza della cicatrice delle pregresse operazioni chirurgiche laparotomiche effettuate negli anni passati.

Tale laparocele causava al Santo Padre, da alcuni mesi, “una sindrome subocclusiva intestinale dolorosa ingravescente”. Francesco ha comunque reagito talmente bene all’intervento che ieri sera, subito dopo il risveglio dall’anestesia, non mancava persino di fare battute col prof. Alfieri.

“Quando facciamo la terza?”, gli ha chiesto. Cosa che ha suscitato, tra le tante attestazioni di vicinanza sui social, anche un commento come quello di padre Antonio Spadaro, persona molto vicina a Bergoglio: “Sì, ha una fibra forte. Ma soprattutto grande fede e… un grande senso dell’umorismo. Sempre e nonostante tutto”.

La giornata del Pontefice, quindi, oggi è stata dedicata interamente al riposo post-operatorio. Ma già nei prossimi giorni Francesco non mancherà di riaccostarsi, anche dal suo letto d’ospedale, alle pratiche e alle incombenze che lo attendono.

Le udienze sono sospese fino a domenica 18 giugno, ma per il resto non c’è alcun passaggio temporaneo di poteri, ha confermato ieri ai giornalisti il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, spiegando che al più presto il Papa, “anche se da un letto di ospedale, riprenderà l’esercizio del ministero. Quindi se ci sono cose che devono essere decise, urgenti, si porteranno a lui all’ospedale Gemelli”.

Si vedrà prima di tutto se questa domenica Francesco potrà tenere l’Angelus dal decimo piano del Policlinico Universitario, dove si trova l’appartamento papale, come già avvenuto durante il precedente ricovero del luglio 2021. L’agenda dei prossimi giorni e settimane sarà occupata principalmente dalle consultazioni col cardinale Matteo Zuppi reduce dalla missione a Kiev e dalle decisioni sulla sua possibile partenza anche per Mosca.

Sullo sfondo, anche se la cadenza degli impegni si diraderà soprattutto in luglio, permettendo così anche un’adeguata convalescenza, ci sono però viaggi come quello per la Gmg di Lisbona dal 2 al 6 agosto, e quello in Mongolia dal 31 agosto al 4 settembre.

Quindi anche il Sinodo dei vescovi di ottobre sulla sinodalità. Il riposo pieno del Papa, visti anche il suo attivismo e la sua ben nota volontà di non risparmiarsi, non sembra destinato a continuare a lungo.

ANSA

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