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Il museo di storia naturale a New York ha un nuovo polo scienza

Il Gilder Center, padiglione delle meraviglie da 465 milioni

Il museo di storia naturale di New York ha un nuovo padiglione scientifico.

Il 4 maggio aprirà al pubblico il Richard Gilder Center for Science, Education and Innovation, un centro delle meraviglie della scienza che arricchisce ulteriormente un’istituzione museale già considerata tra le più importanti al mondo. Il Gilder Center, un progetto da 465 milioni dollari, completato circa dieci anni dopo l’annuncio, ha l’obiettivo, come ha sottolineato la presidente del museo Ellen V.

Futter, di diffondere la conoscenza nella scienza, dal momento che la maggior parte delle questioni ha proprio la scienza come fondamento. Il Centro vuole fare chiarezza in un momento storico in cui non solo negli Stati Uniti, ma anche a livello mondiale si tende a negare la scienza.

Con una superficie di oltre 21 mila mq, progettato dall’architetto Jeanne Gang di Studio Gang, già dall’ingresso il Gilder Center suscita meraviglia. La stessa forma dell’edificio, infatti, è nata dall’osservazione della natura e appare come una serie di grotte e canyon. Le curve, le nicchie e le finestre lo rendono una una struttura fluida, che si evolve, proprio come si evolve la scienza.

L’edificio, che si estende su sei livelli, è composto da diverse sezioni, tra cui un insettario (Insectarium) che comprende uno dei più grandi e diversificati gruppi di insetti al mondo, alcuni specifici della città di New York.

Un ‘Vivarium’ con farfalle vive libere che offre al visitatore la possibilità di seguire in diretta il ciclo di vita di questo insetto.

Ed ancora l’Invisible Worlds Theater, un teatro immersivo che svela le nuove frontiere della ricerca scientifica attraverso immagini che permettono ai visitatori di osservare in prima persona fenomeni che accadono nel mondo naturale.

“Il Gilder Center – ha spiegato Gang – è stato progettato con l’intenzione di invitare all’esplorazione e alla scoperta, che sono emblematiche per la scienza ma giocano anche un importante ruolo nell’essere umano.

Tutti, senza distinzione di età, hanno la tendenza a condividere l’entusiasmo che scaturisce dall’apprendimento e dalla conoscenza del mondo naturale”.

Non appena si entra nel grande atrio illuminato dalla luce naturale, ha fatto ancora notare, si scatena immediatamente la curiosità che trasporta e accompagna nel viaggio attraverso le diverse sezioni.

ANSA

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