CRONACA

Giordania: morto un turista italiano a Petra

Il connazionale di 30 anni caduto mentre percorreva un sentiero

Un turista italiano – Andrea Sferrazza, 30 anni, nato a Torino, ma residente dalla primavera del 2021 a Londra -, è morto ieri dopo essere caduto da un’altezza di 30 metri mentre stava percorrendo un sentiero chiuso al transito nel sito archeologico di Petra, in Giordania.

Lo hanno riferito i media locali e l’incidente è stato confermato da fonti qualificate.

Il turista, che si trovava da solo in viaggio nel Paese, è stato raggiunto dai soccorsi e portato in ospedale dove ne è stato riscontrato il decesso a causa delle ferite riportate. La polizia ha aperto un’indagine ed è stata disposta l’autopsia. La famiglia è stata informata ed è in contatto con l’ambasciata italiana ad Amman.

A Torino il giovane abitava nella zona sud della città, nel quartiere Mirafiori, dove vive ancora la mamma, Rita Brandi. Ad avvisarla sono stati i carabinieri, così come hanno informato della morte del giovane anche il padre, Roberto Sferrazza, originario di Racalmuto (Agrigento) e domiciliato ad Asti. I militari sono riusciti ad avvertire entrambi i genitori già nella serata di ieri, dopo che l’incidente della caduta da un’altura era avvenuto nel tardo pomeriggio.

Il fratello, ‘era il mio migliore amico’. “Eravamo molto legati, era il mio migliore amico e ci sentivamo spesso. Questo viaggio avremmo dovuto farlo insieme, ma non ero riuscito a prendermi le ferie”.

A spiegarlo è Luca Sferrazza, commercialista, 34 anni da compiere, fratello di Andrea Sferrazza, che avrebbe compiuto 30 anni il prossimo ottobre, morto per una caduta da un sentiero a Petra, in Giordania. dov’era andato come turista.

Andrea, tifoso della Juventus e fan di Vasco Rossi, aveva studiato come perito aeronautico, poi si era iscritto a economia e aveva anche dato degli esami “ma non era fatto per stare a una scrivania, era uno spirito libero, gli piaceva la bella vita, vestirsi bene e lavorava tantissimo.

Amava muoversi, viaggiare e lo faceva spesso da solo, come alla fine è accaduto anche in questo viaggio a cui io non sono riuscito a partecipare” spiega il fratello.

Il ritorno era nella casa materna a Torino, mentre il padre vive tra Moncalieri, nella prima cintura torinese, e l’Astigiano. Andrea “era a Londra ormai da sei anni – precisa sempre il fratello – e il suo sogno, dopo essersi fatto le ossa a Londra, era di tornare e di mettere in piedi una sua attività qui, in Italia”.

Il programma, al ritorno da Petra, “era di una breve permanenza a Londra, per arrivare al Torino a maggio per il compleanno di mamma. E aveva già in mente il prossimo viaggio, l’Egitto. Eravamo stati insieme a lungo durante il Covid, era tornato qui a casa a Torino per quattro o cinque mesi”.

Lavorava come pizzaiolo a Londra. Andrea Sferrazza lavorava come pizzaiolo a Londra. Lo riferiscono dei vicini di casa, spiegando che ha un fratello maggiore, Luca. Nel quartiere il giovane è conosciuto e nella tabaccheria che si trova accanto al portone di casa della famiglia lo ricordano bene.

“Un bravissimo ragazzo – dicono – era venuto a trovare la mamma sia prima di Natale che prima di Pasqua ed era rimasto parecchi giorni”. Il locale a Londra era la Soho House, nel quartiere omonimo, in Dean Street, un club privato dove si può bere qualcosa, cenare in un ambiente elegante.

Si entra a fare parte del club se presentati da un socio e con una lista d’attesa riferita come notevole.

I giornali patinati riportano che qui si siano incontrati Meghan Markle e il duca Harry di Sussex, e che a questo luogo sia dovuta la nascita di Spotify.

ANSA

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