CRONACA

Luce, ancora giù (-20%) le bollette nel mercato tutelato

Consumatori: nel mercato libero +135 euro. I prezzi scendano

Nei prossimi tre mesi, chi paga la bolletta della luce secondo il mercato tutelato avrà un risparmio di circa il 20% (esattamente 19,8%).

L’Arera ha così deciso per l’ultima volta il prezzo dell’energia elettrica di chi ha voluto restare ancora con i prezzi amministrati da un’autorità pubblica. Ultima volta in vista del mercato tutelato erga omnes che verrà mantenuto solo per i cosiddetti “vulnerabili”.

Come già successo per il gas, il 30 giugno finirà il servizio di maggior tutela anche per le bollette elettriche. Con il suo ultimo aggiornamento, la gestione Arera porta in buone acque le 4,5 milioni di famiglie “non vulnerabili” che ancora sono sotto la sua tutela, stabilendo un livello dei prezzi vicini ai livelli pre-crisi e decisamente sotto (-47,7%) la media registrata dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023, quando l’energia era sui picchi massimi.

Ora però le organizzazioni dei consumatori guardano al dopo mercato tutelato. Intanto l’utente che al 30 giugno non sia ancora riuscito (districandosi fra centinaia di offerte e sotto offerte) a scegliere il proprio operatore privato, passerà automaticamente al Servizio di Tutele Graduali, e sarà servito dal fornitore selezionato tramite asta nella sua zona.

Questo servizio durerà tre anni, cioè fino al marzo 2027 e non è improbabile che non venga prorogato.

Nel caso si sia rimasti delusi dal libero mercato si può ancora (fino al 30 giugno) rientrare nel mercato tutelato per poi poter approfittare del Servizio di Tutele Graduali.

Per farsi un’idea, secondo l’ultimo aggiornamento Arera, il dettaglio delle singole componenti in bolletta, è il seguente: 20,24 centesimi di euro al kWh, comprensivo di imposte, (contro i 25,24 centesimi di euro al kWh del trimestre precedente), si registra poi un rialzo degli oneri generali di sistema (+2,72%) mentre restano invariate, le tariffe di rete regolate (Trasporto e gestione contatore).

“Bene, Ottimo!” dicono le organizzazioni dei consumatori, “ma poi?”. Il loro scontento verso l’andamento del mercato libero è scritto nero su bianco: “Secondo le stime dei prezzi al kilowattora resi noti ieri dal presidente di Arera, Besseghini, nel 2024 chi è nel libero pagherà mediamente 135 euro in più” dice Marco Vignola, vicepresidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Del resto “A Roma, su ben 636 offerte del libero mercato, nessuna è più conveniente del Servizio di maggior tutela e l’offerta libera più economica costa ben 55,29 euro in più” aggiunge.

Per il presidente del Codacons Carlo Rienzi “Il vero problema ora sono i prezzi dell’energia sul mercato libero, dove le tariffe risultano ancora elevate e non si assiste ad una reale concorrenza tra operatori” Un calod elle tariffe anche nel mercato libero è necessario, insite il Codacons, “perché tutti i consumatori abbiano gli stessi vantaggi di quelli che potranno restare nel mercato tutelato”.

ANSA

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