POLITICA

Mattarella a Zelensky: “Mosca brutale, resistenza legittima”. Draghi: “Aiuti per difendervi”

Lavrov torna sul caso di Darya Dugina: "Nessuna pietà per chi l'ha uccisa"

“Va affermata ancora una volta la necessità di una immediata cessazione delle ostilità per l’avvio di un processo negoziale in vista di una soluzione pacifica, giusta, equa e sostenibile per l’Ucraina”.

Così Sergio Mattarella in un messaggio al Presidente dell’Ucraina Zelenskyy, in occasione della Festa nazionale del Paese.

“Desidero rinnovare, in quest’ora così drammatica l’espressione più convinta di solidarietà, vicinanza e sostegno della Repubblica Italiana all’Ucraina, impegnata a fronteggiare la brutale e ingiustificata aggressione operata da parte della Federazione Russa, contro la quale legittimamente resiste”, aggiunge.

L’Ucraina “si batterà fino alla fine” contro l’aggressore russo e “non farà alcuna concessione o compromesso con il nemico”: lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un discorso in video per il Giorno dell’Indipendenza dell’Ucraina, che segna anche esattamente sei mesi dall’inizio dell’invasione.. “Non ci importa che esercito abbiate, ci interessa solo della nostra terra. Combatteremo per essa fino alla fine”, ha detto Zelensky.

Papa Francesco alla fine dell’udienza generale ha pregato per l’Ucraina, per “tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra è una pazzia” e poi ha ricordato l’omicidio di Darya Dugina: “Penso ad una povera ragazza volata in aria per una bomba che era sotto il sedile della macchina a Mosca. Gli innocenti pagano la guerra”.

“L’Italia è vicina al vostro popolo, alle famiglie delle vittime, ai milioni costretti a fuggire. Dall’inizio del conflitto, gli italiani hanno accolto migliaia di vostri concittadini nelle proprie case, con calore, affetto, generosità. Il nostro Governo vi ha fornito e continuerà a fornirvi sostegno politico, finanziario, militare e umanitario. Vogliamo aiutarvi a difendervi, a raggiungere una pace duratura, nei termini che riterrete accettabili”. Così il premier Mario Draghi in un videomessaggio a Volodymyr Zelensky

BOMBE SU ZAPORIZHZHIA, UCCISO UN DIPENDENTE – Un dipendente della centrale nucleare di Zaporizhzhia e il suo autista sono stati uccisi da un colpo di mortaio russo fuori dall’impianto. Lo afferma il presidente dell’agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro Kotin, in un’intervista al Washington Post, spiegando che Vladyslav Mitin è stato ucciso mentre era a bordo di un taxi e stava entrando nell’area della centrale.

Le forze russe hanno bombardato in queste ore due distretti nella regione di Zaporizhzhia, a una sessantina di chilometri dall’omonimo impianto nucleare ucraino: lo ha reso noto su Telegram il presidente dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr , secondo quanto riporta Unian. “I razzi degli invasori hanno colpito le infrastrutture nei distretti di Shevchenkovsky e Kommunarsky. Non si hanno informazioni su eventuali vittime”, ha scritto Starukh.

LA MORTE DI DARYA DUGINA – Intanto, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov afferma che la Russia non avrà “nessuna pietà” per i killer di Darya Dugina. “Non ci può essere pietà” per chi è dietro l’autobomba che ha ucciso la figlia di Alexander Dugin.

Secondo l’intelligence di Mosca, a uccidere Dugina è stata un’agente ucraina, arrivata in Russia a fine luglio e poi fuggita in Estonia. Per Kiev invece l’attentato è opera dei servizi segreti russi. “Il sostegno alla guerra sta calando in Russia e il Cremlino ha bisogno di una mobilitazione sociale: per questo i servizi russi stanno pianificando una serie di atti terroristici nelle città russe, con tante vittime civili. Dugina è stata solo la prima. L’Ucraina, a differenza della Russia, non è in guerra con i civili”. Lo ha detto Oleksii Danilov, segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina, citato dal giornale Ukrainska Pravda.

Centinaia di persone a Mosca hanno partecipato ai funerali di Dugina. Molti partecipanti alla cerimonia funebre hanno portato fiori nel centro televisivo Ostankino dove il ritratto della giovane in bianco e nero è stato esposto du una bara aperta. Seduti accanto il padre e la madre vestiti di nero. “È morta per il popolo, per la Russia, al fronte. Il fronte è qui”, ha detto Dugin all’inizio della cerimonia.

ANSA

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