CRONACA

Ucraina: domani nuovo tentativo di evacuazione da Mariupol. Erdogan a Putin: ‘Incontro con Zelesky in Turchia’

In corso l'evacuazione di 2mila civili a Mariupol. Ucciso miliziano italiano

Nuovo round di colloqui negoziali tra Ucraina e Russia in video collegamento, mentre continua da un lato la guerra e dall’altra il tentativo di evacuazione dei civili.

La Croce Rossa farà domani un nuovo tentativo di portare in salvo i civili da Mariupol, nel sud dell’Ucraina.

Lo riferisce il Comitato internazionale della Croce Rossa, spiegando che l’evacuazione di oggi non è andata a buon fine perché “la squadra del Cicr, che comprende tre veicoli e nove persone, non ha raggiunto Mariupol e non ha potuto facilitare il passaggio in sicurezza dei civili”.

Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, durante un colloquio telefonico con Vladimir Putin, ha ribadito l’offerta di ospitare un incontro tra il leader russo ed il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riporta l’agenzia Anadolou su Twitter.

Intanto in mattinata il Cremlino denuncia che elicotteri ucraini avrebbero colpito 8 depositi di petrolio a Belgorad in Russia, non distamte dal confine con l’Ucraina, causando un vasto incendio.  E il Cremlino, nel frattempo, torna sulla decisione minaccia della Russia di interrompere i rifornimenti di gas se non verranno pagati in rubli. La decisione di fornire gas solo se pagato in rubli potrà essere annullata in futuro, ma ora è l’opzione più affidabile per la Russia. Lo ha sottolineato il Cremlino, secondo quanto riporta la Tass.

KHARKIV SOTTO ATTACCO  L’Università Nazionale di Karazin è stata “completamente distrutta” dagli attacchi aerei dell’esercito russo a Kharkiv.

Lo ha riferito il viceministro dell’Istruzione ucraino Andriy Vitrenko, secondo quanto riporta la tv ucraina Priamyi. I corsi e le attività verranno spostati in un “luogo più sicuro”, ha aggiunto. Kazanin è uno dei principali atenei dell’Ucraina, il secondo più antico dopo quello di Leopoli.

BATTAGLIA PER KIEV – Il sindaco di Kiev, Vitaliy Klitschko, ha affermato che si stanno combattendo “enormi” battaglie a nord e ad est della capitale ucraina. Lo riferisce il Guardian. Klitschko ha lanciato un avvertimento ai residenti che sono fuggiti dalla città.

Il governatore regionale di Kiev aveva affermato oggi che le forze russe si stavano ritirando in alcune aree intorno alla capitale ma rafforzando le loro posizioni in altre.“Sono a Kiev per dare un messaggio di speranza”.

Lo scrive su twitter la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. “La resistenza e il coraggio degli ucraini hanno ispirato il mondo. Siamo con voi. Grazie a Ruslan Stefanchuk per l’invito”, conclude ringraziando il presidente della Verkhovna Rada, il parlamento ucraino.

L’INCENDIO A BELGOROD – Un incendio si è sviluppato in un deposito di petrolio nella regione di Belgorod, in territorio russo non lontano dal confine ucraino, e Mosca ne attribuisce la responsabilità all’attacco di due elicotteri delle forze ucraine, entratI nello spazio aereo russo a bassa quota.

Lo afferma il governatore dell’Oblast di Belgorod. Il Cremlino afferma che l’attacco ucraino all’alba ad un deposito di petrolio sul suolo russo peserà sui colloqui. Dall’altra parte ci sono le parole del ministro degli Esteri russo Lavrov.  L’Ucraina – ha detto – ha mostrato “molta più comprensione” sulla Crimea e il Donbass.

ZELENSKY PARLA IN VIDEO – Le forze russe si stanno raggruppando e si preparano a sferrare “possenti attacchi” contro il Donbass, dove è morto anche un foreign fighter italiano, e il sud dell’Ucraina, a cominciare da Mariupol: l’Sos è dello stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un nuovo messaggio video lanciato nel cuore della notte. Nel video il presidente ucraino ha – tra l’altro – dichiarato di aver licenziato due alti funzionari della sicurezza ucraina, che ha definito “traditori”.

“Oggi una nuova decisione è stata presa a proposito degli anti-eroi. Non ho tempo di occuparmi di tutti i traditori, ma un po’ alla volta saranno tutti puniti”, ha detto Zelensky, che ha fatto due nomi, aggiungendo che “coloro che infrangono il giuramento di fedeltà al popolo ucraino…verranno inevitabilmente privati dei loro gradi militari”, ha aggiunto il leader ucraino, senza specificare oltre.

LA SITUZIONE SUL CAMPO – Non cessano invece i bombardamenti sulle città di Irpin, riconquistata di recente dagli ucraini, e di Makariv, non lontane dalla capitale, e anche a Hostomel e Brovary.

Nella regione di Kherson, il cui capoluogo è da tempo in mano russa, l’esercito ucraino rivendica nella notte di aver riconquistato 11 villaggi, mentre la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk, denuncia che le forze russe hanno sequestrato 14 tonnellate di aiuti umanitari – cibo e medicinali – che Kiev aveva destinato alla popolazione di Melitopol, a metà fra Mariupol e la Crimea.

Nel Donbass, intanto, è morto un foreign fighter italiano, dilaniato da una bomba a mano in trincea mentre combatteva a fianco delle milizie separatiste filorusse. Andato a combattere in Ucraina dal 2015 e arruolato nella della brigata Prizrak, composta da volontari stranieri, Edy Ongaro, 46 anni, di Portogruaro (Venezia) è morto nel villaggio di Adveedka, a nord di Donetsk.

A Melitopol, nel sud dell’Ucraina, i russi non consentono ai civili di lasciare la città. Lo denuncia il sindaco Ivan Fedorov, secondo quanto riporta Ukrinform. “Secondo le mie stime, in città rimangono circa 70-75mila persone. Gli occupanti stanno facendo di tutto per tenere le persone in città.

La strada da Zaporozhye a Melitopol in tempo normale è di 1 ora, secondo me in tempo di guerra sono 4 ore, ma ora ci vogliono 2 giorni. Gli occupanti stanno deliberatamente trattenendo tutti per non liberare le persone e occupare la città”, ha detto. “Tutti vengono mandati solo in Crimea.

Dicono che puoi arrivarci senza problemi, ma la nostra gente non vuole andare in Crimea”, ha aggiunto il sindaco. Oggi gli autobus di evacuazione e un convoglio di auto private devono essere inviati da Melitopol a Zaporizhia: secondo le stime del sindaco, oggi cercheranno di evacuare dai 1.500 ai 2.000 cittadini.

Il sindaco di Chernihiv, città dell’Ucraina settentrionale, ha affermato che i bombardamenti russi hanno distrutto il reparto di oncologia di un ospedale.

“Alcuni proiettili hanno colpito direttamente l’ospedale regionale e uno degli edifici, l’unità oncologica, è stata completamente distrutta. Tre persone hanno riportato gravi ferite”, ha detto il primo cittadino Vladyslav Atroshenko alla Cnn

Sono complessivamente “quasi 400 bambini” tra feriti e uccisi in Ucraina dall’inizio dell’aggressione armata della Federazione Russa. Lo riferisce la Procura generale ucraina su Telegram. “Di questi, 153 sono stati uccisi e più di 245 feriti”, precisa l’Ufficio del Procuratore.

ANSA

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