CULTURA E EVENTI

Lucani Insigni 2018, Cicala: esempio per i giovani

I premiati Stephen Antony Briganti, Marcello D’Amelio, Liliana Dell’Osso, Nicola Lerra, Maria Rosaria Marsico, Pasquale Menchise, Donato Nitti e Francesca Viggiano hanno ricevuto un’opera dell’artista lucano Pietro Lomonte

Si è svolta, oggi, a Potenza, presso la sede del Consiglio regionale della Basilicata, la cerimonia di premiazione dei Lucani insigni, edizione 2018. Stephen Antony Briganti, Marcello D’Amelio, Liliana Dell’Osso, Nicola Lerra, Maria Rosaria Marsico, Pasquale Menchise, Donato Nitti e Francesca Viggiano sono i vincitori del premio istituito con la legge regionale numero 18 del 2005.

Con tale riconoscimento il Consiglio regionale della Basilicata premia personalità lucane e straniere, residenti in Italia o all’estero che si sono distinte per meriti raggiunti in campo sociale, scientifico, artistico e letterario e personalità impegnate nella diffusione e nella conoscenza dell’identità lucana.

“E’ stato un piacere ed un onore conferire il premio agli otto Lucani insigni. Un Premio a cui non si è potuto dare particolarmente risalto nella maniera tradizionale date le condizioni imposte dall’emergenza sanitaria.

Momenti come questi diventano l’occasione per riconoscere il giusto merito a chi lavora, distinguendosi per capacità, professionalità e creatività e per ribadire quanto sia importante il ruolo da loro svolto, quello di ambasciatori della nostra lucanità”.

Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale della Basilicata e presidente della Commissione regionale dei Lucani nel mondo oltre che presidente della giuria, Carmine Cicala, rivolgendosi ai premiati presenti in sala e a quelli collegati da remoto. “Il Premio Lucani Insigni – ha sottolineato Cicala – diventa  un’opportunità per essere d’esempio, per indicare nuove possibilità e nuovi progetti per i nostri giovani.

Manifestazioni come queste hanno il merito di accendere i riflettori sulle eccellenze che danno alla Basilicata un ruolo di prestigio nello scenario nazionale e mondiale. Il simbolo di una Regione che offre il meglio di sé nella ricerca come nella innovazione, nell’arte, nella cultura.

Ritengo che la premiazione di oggi sia stato un ottimo modo non solo per dare il giusto palmares a chi ha messo al servizio dei più la propria conoscenza, la propria professionalità ma altresì di spingere i giovani ad investire su loro stessi, ad essere ambiziosi e a pretendere il meglio, ad investire nella cultura. Senza cultura non può esserci innovazione e crescita, non può esserci futuro.

Da parte nostra che rappresentiamo le istituzioni l’impegno a mettere in atto sempre nuove misure per far si che i giovani, che sono la nostra eredità più importante, restino in Basilicata e che qui possano realizzare i loro sogni. Tanto è stato fatto e tanto ancora c’è da fare – ha concluso Cicala – per evitare che chi non lo voglia debba lasciare forzatamente la Lucania per inseguire una carriera professionale”.

“Con il vostro impegno e la vostra dedizione avete contribuito a diffondere non solo l’identità lucana, ma avete fatto conoscere il nostro temperamento, il nostro attaccamento al lavoro, la nostra discrezione e la nostra serietà”.

Lo ha detto il vice presidente della Crlm e consigliere segretario dell’ufficio di Presidenza, Gianni Leggieri, nel congratularsi con tutti i premiati.

“Siete stati e siete fautori del buon nome della Basilicata in Italia e in tutto il mondo – ha proseguito Leggieri -. Le vostre storie personali e professionali hanno contribuito ad arricchire il patrimonio culturale della Basilicata.

Vi siete fatti apprezzare per il vostro lavoro, appassionato ed instancabile, nei campi più disparati. Vi siete guadagnati rispetto e considerazione, unendo forma e sostanza.

Sono questi due elementi che vanno sempre di pari passo in noi Lucani e che dissolvono pure quel cliché che qualcuno, senza conoscere le nostre origini, ha tentato di esportare per farci apparire diversamente, banalizzando millenni di storia.

Sono ancora tanti i giovani lucani che lasciano la nostra regione e ognuno di noi, nelle Istituzioni – ha concluso Leggieri – , deve impegnarsi per impedire che ragioni oggettive determinino questa fuga. Per questo auspico che i nostri giovani siano protagonisti in casa loro”.

“In una regione che da anni è costretta a confrontarsi con criticità quali lo spopolamento e il sottodimensionamento, che rappresentano ostacoli concreti alla crescita economica e allo sviluppo sociale di ogni territorio, sono certo che i lucani insigni, cioè quanti si sono distinti per particolari meriti raggiunti in ambito scientifico, letterario o artistico, rappresentano una risorsa essenziale per la nostra regione, perché possono favorire gli scambi culturali, scientifici ed economici tra la Basilicata e i territori in cui gli stessi risiedono”.

E’ il pensiero del vice presidente della Crlm e consigliere segretario dell’ufficio di Presidenza, Giovanni Vizziello che ha aggiunto: “Tale assunto, in uno alla considerazione che la Basilicata rimane un elemento imprescindibile dell’esistenza di chiunque ha dovuto abbandonarla per causa di forza maggiore, ci spinge a rinnovare il nostro impegno affinché questo legame tra chi risiede all’estero e la propria terra di origine non si spezzi mai, ma si alimenti costantemente dell’amore e della considerazione reciproca.

Questo a mio avviso – ha concluso Vizziello – il reale significato di questa giornata e di queste onorificenze, che rappresentano un momento altissimo di identità della nostra comunità”.

Alla cerimonia è intervenuta anche la consigliera regionale delegata alla cultura, Dina Sileo, che ha rivolto a tutti i premiati il proprio ringraziamento: “Grazie per essere riusciti a portare fuori dai confini regionali la vera essenza della Basilicata, per aver trasportato con il soffio dell’anima ciò che noi siamo realmente.

Grazie per ciò che fate e che continuate a fare portando alto in ogni ambito il nome della nostra regione”.

Ai premiati è stata consegnata un’opera dell’artista potentino Pietro Lomonte. Otto dipinti, 70×50, realizzati su tela con colori ad olio e muniti di cornice personalizzata.

Erano presenti alla cerimonia di premiazione il già presidente della Crlm, Aurelio Pace, il presidente della quarta Commissione consiliare, Massimo Zullino e il sindaco di Grassano, Filippo Luberto, che ha ritirato il premio di Stephen Antony Briganti. I lavori sono stati moderati dalla giornalista Nicoletta Altomonte.

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