CULTURA E EVENTI

Il 18 e il 19 ottobre i due nuovi appuntamenti del Festival Duni

I due nuovi appuntamenti del Festival Duni: la prima esecuzione in tempi moderni della "Passione secondo Luca" di Trabaci e la presentazione-concerto dedicata al repertorio per liuto

Con il nuovo appuntamento del Festival Duni, prosegue anche nel 2021, il progetto avviato già tre anni fa che prevede l’esecuzione dell’integrale delle quattro Passioni – pubblicate nel 1634 e finora sconosciute – di Giovanni Maria Trabaci, nato nella odierna Irsina (Matera) e divenuto il più importante musicista della Napoli spagnola del primo Seicento.

Lunedì 18 ottobre alle 20 (ingresso gratuito), nella Chiesa di San Francesco d’Assisi di Matera, sarà quindi eseguita la Passione secondo Luca (Napoli 1634), con la Cappella Corradiana diretta da Antonio Magarelli.

Il progetto “Trabaci-passioni” è realizzato in collaborazione con il Centro Studi Giovanni Maria Trabaci di Irisina diretto da Giuseppe Barile, che coordina col Festival Duni questo progetto.

L’esecuzione della Passione secondo Luca, la prima in tempi moderni, è la terza tappa di un percorso che ha già visto proporre al pubblico del Festival Duni l’ascolto della Passione secondo Matteo (2018) e della Passione secondo Marco (2019) e che si concluderà – dopo l’interruzione nel 2020 a causa della pandemia -, nel 2022 con la Passione secondo Giovanni.

Giovanni Maria Trabaci era nato intorno al 1580 a Montepeloso (oggi Irsina, vicino Matera), ed era stato educato a Napoli nell’atmosfera sperimentale creata da Gesualdo da Venosa. Aveva esordito come organista all’Annunziata e poi nella Cappella Reale di Napoli, dove nel 1614 divenne Maestro di cappella, primo italiano nella storia della più importante istituzione musicale partenopea.

Da quel momento alla sua morte, avvenuta nel 1647, Trabaci fu il più influente e stimato musicista attivo a Napoli come prova la sua ampia produzione musicale soprattutto a stampa.

Lunedì 19 ottobre alle ore 20, presso l’Oratorio della Chiesa di San Giovanni Battista, preceduto da una introduzione con immagini della musicologa Brunella Paolini, direttrice della Biblioteca e Musei Oliveriani a Pesaro, curatrice del progetto di inventariazione e digitalizzazione dell’archivio privato di papa Clemente XI Albani conservato a Villa Imperiale di Pesaro, Franco Pavan, uno dei massimi liutisti europei, eseguirà brani tratti dalla straordinaria collezione di manoscritti liutistici scoperti in tempi recenti nel Fondo Albani e che i due studiosi stanno catalogando e divulgando.

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