CRONACA

Manifestazione dei lavoratori forestali davanti alla regione

L’ultima manifestazione dello scorso 11 maggio si era conclusa con la decisione di riconvocarci giovedì 20 cercando di coinvolgere più lavoratori, compresi quelli appartenenti ad altre organizzazioni sindacali, a sostenere la lotta per la sicurezza dell’avvio contestuale dei cantieri, il riconoscimento dello stesso numero di giornate lavorative, il diritto al riconoscimento della stagionalità in base anche alle nuove indicazioni in materia, la trasparenza e pubblicizzazione degli atti a cominciare dalle regole certe riguardanti il riconoscimento e l’acquisizione di titoli che permettano un giusto inquadramento e la certezza di progressioni di carriera per tutti, basati su anzianità e formazione, al di fuori delle logiche clientelari e spartitorie oggi imperanti.

E’ divenuto intollerabile per tanti lavoratori la mancanza di qualsiasi iniziativa rispetto alle troppe volte denunciate situazioni di crisi ed anche alle proposte presentate, volte ad un miglioramento non solo delle condizioni lavorative, ma anche del lavoro di Forestazione vero e proprio, che risente della mancanza di una lungimirante azione di sviluppo.

È sicuramente ancora più intollerabile il ritardo dei pagamenti, nonostante sia stata sbloccata la possibilità di effettuarli, a quasi venti giorni dall’approvazione del bilancio, i lavoratori non hanno ancora avuto il pagamento del mese di Dicembre.

La faciloneria del ”sazio che non crede al digiuno”. La rabbia tangibile che si è manifestata lo scorso martedì è un chiaro segnale di allarme. C’è poco da scherzare ad ignorare i bisogni e le richieste sacrosante dei lavoratori.

Con un colpevole ritardo non si è ancora pervenuti all’approvazione del POA 2021 e le nebulose linee guida per la progettazione sono state affidate ancora una volta al Consorzio di Bonifica, non sappiamo quali sono le indicazioni date dagli altri Enti coinvolti, a cominciare dal Parco del Pollino, rispetto alla salvaguardia delle lavorazioni di sentieristica ed Infopoint da riservare alle lavoratrici appartenenti alla ex platea LSU, che per oltre un ventennio hanno partecipato alla nascita e sviluppo del Parco.

Non possiamo più solo continuare a fare l’elenco delle cose che chiediamo, abbiamo bisogno di risposte e che si dia inizio ad una vera contrattazione.

Tutto questo è necessario e può diventare possibile se i lavoratori vorranno assumersi la responsabilità di sostenere con la partecipazione convinta la piattaforma che abbiamo costruito insieme.

Aspettiamo l’adesione alla giornata del 20 da parte di tutti coloro che credono che le attuali regole e condizioni del lavoro nella forestazione abbiano bisogno della opposizione convinta di tutti gli interessati.

Basilicatanotizie.net

 

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