CRONACA

Legge regionale sull’autismo, ecco cosa cambia in Basilicata

Finisce l'epoca dell'approssimazione negli interventi. Norme certe su riabilitazione, diurni e protocolli

Manca davvero solo l’ultimo passaggio istituzionale ma la legge regionale sull’autismo in Basilicata è cosa fatta.

La cronaca del consiglio regionale ci dice che ieri, 20 aprile 2021, la legge recante per titolo “Norme in materia di tutela delle persone con sindrome dello spettro autistico” è stata approvata all’unanimità in Quarta Commissione regionale, quella appunto delle politiche della persona.

Si tratta di un punto d’arrivo fondamentale a cui si approda dopo 6 anni dall’approvazione della legge nazionale in materia, la L. 134/2015, che aveva sancito la prima importante svolta nel trattamento dell’autismo con l’inserimento di quest’ultimo nei Livelli Essenziali di Assistenza.

L’approvazione della legge regionale per la Basilicata determinerà un cambiamento importante nella presa in carico delle persone colpite da questa sindrome. Ancora oggi, infatti, la presa in carico è disorganica e frammentata, caratterizzata da una sequenza di interventi non coordinati tra loro e spesso contraddittori e incongruenti.

La legge in questione cambia totalmente l’approccio dei servizi sociosanitari al problema grazie al concetto di “rete” che introduce già nel primo articolo, dove il Centro di Riferimento Regionale assume non solo il ruolo di centro di diagnosi ed elaborazione di protocolli di intervento, ma anche di coordinamento degli interventi territoriali, grazie al comitato di indirizzo di cui si avvale per il quale i soggetti sociosanitari che operano sulla stessa materia, i DSM e i direttori della neuropsichiatria infantile, lavorano di fatto fianco a fianco, superando la frammentazione degli interventi che abbiamo oggi.

Cosa questa che permette di uniformare gli interventi sui soggetti autistici e parlare una sola lingua in quei luoghi, come i centri riabilitativi, la scuola e i vari operatori, che attuano i protocolli terapeutici e assistenziali.

Al centro di tutto rimane la persona con autismo, sia essa un bambino, un giovane o un adulto, che è accompagnato da un unico protocollo di diagnosi e cura al quale devono attenersi tutti quelli che operano su di lui.

Si pensi solo alla possibilità da parte di questa rete di intervenire sui percorsi di sostegno nelle scuole, oggi spesso totalmente scollegati dal resto dei percorsi seguiti dai bambini.

Un ruolo fondamentale è affidato dalla legge alla formazione di tutti coloro che operano sulle persone autistiche.

Senza timore di esagerare possiamo dire che ora la formazione è legge, ed è qui affidata al centro di riferimento regionale che dovrà assicurarla non solo al personale sanitario e di assistenza sociale, ma anche alle famiglie, agli operatori sanitari e, cosa importantissima, ai docenti di ogni ordine e grado e non solo a quelli di sostegno.

Siamo di fronte a una rivoluzione copernicana degli interventi sulle persone con autismo che saranno destinatarie esse stesse di percorsi formativi per l’inserimento lavorativo.

“La legge prevede l’stituzione di centri diurni, semidiurni, residenziali e di assistenza domiciliare”

Infine non di poco conto è la nuova normativa sui centri diurni, semidiurni e residenziali. Con la nuova legge regionale si chiude l’epoca dell’approssimazione perché i soggetti con autismo dovranno usufruire di centri dedicati all’autismo.

Va considerato in merito che al momento non esiste, nelle delibere regionali, alcuna indicazione circa i criteri di accreditamento dei centri dedicati agli autistici.

Questi ultimi, secondo quanto indicato nella legge, non solo dovranno attenersi alle disposizioni della Regione, che saranno disposte con le apposite delibere attuative, ma devono attenersi ai singoli Protocolli Diagnostici di Terapia e Assistenza predisposti dal Centro di Riferimento Regionale, e agli stessi protocolli devono attenersi tutti coloro che operano sulle persone con autismo.

Dell’approvazione della legge aveva parlato l’assessore alla sanità Rocco Leone durante lo speciale autismo che abbiamo trasmesso il 10 aprile scorso in collaborazione con RSC, durante il quale lo stesso ne aveva previsto l’approvazione definitiva per fine aprile.

L’approvazione del testo all’unanimità in IV commissione mi fa pensare che i tempi saranno rispettati, grazie all’impegno del consigliere Coviello, che ha presentato la legge, e di tutto il consiglio regionale.

 

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