CRONACA

Operazione NIPAAF Carabinieri Forestali dopo indagini Procura della Repubblica di Potenza

Nella prima mattinata di oggi, a conclusione di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza — Sezione reati contro la PA — e condotte dai militari del N.I.P.A.A.F. Carabinieri Forestali di questo Gruppo — a cui la Procura ha affidato le indagini — è stata data esecuzione a 5 misure cautelari personali, di cui 2 arresti domiciliari, e 2 misure cautelari reali nei confronti di:

Un militare dell’Arma dei Carabinieri, addetto alla Stazione Carabinieri forestale di Pietrapertosa (PZ), sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari e destinatario della misura del sequestro equivalente per un valore di circa € 1.000,00;

Un imprenditore agricolo, sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel territorio della Provincia di Potenza e del divieto temporaneo di esercitare l’attività di imprenditore e di ricoprire uffici direttivi in imprese agricole e destinatario della misura del sequestro equivalente per un valore di circa € 37.000,00;

Un dottore forestale, sottoposto alla misura cautelare del divieto temporaneo di esercitare la propria professione;

Un funzionario dell’Ente Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti lucane, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari;

Il direttore dell’Ente Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti lucane, sottoposto alla misura cautelare del divieto di dimora nel territorio della Provincia di Matera e della sospensione dell’esercizio dell’ufficio pubblico ricoperto;

I prevenuti, in particolare sono stati attinti da misura cautelare per le seguenti ipotesi di reato:

Il militare gravemente indiziato del reato di cui agli artt. 81, 317 c.p., perché, quale Appuntato Scelto dell’ARMA dei Carabinieri, in servizio presso la Stazione CC Forestale di Pietrapertosa, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, costringeva il gestore di un Agriturismo a dargli denaro e altre utilità ed in particolare:

facendo credere – con minacce velate ed indirette – che ove non avesse aderito alle sue richieste avrebbe subito pressanti controlli presso l’azienda o gli sarebbero state negate autorizzazioni per determinate attività; insinuando il convincimento che gli avrebbe garantito una sorta di “Protezione da coloro che volevano fargli del male” (tra cui il comandante della Stazione Carabinieri di Trivigno) ; suggerendo rimedi da porre in essere per evitare l’esito negativo di controlli che assumeva di dover fare; lo costringeva:
il 16.5.2014, a dargli 500,00 euro; il 21.10.2019, a rifornire di gasolio agricolo la sua autovettura privata; il 27.11.2019, a rifornire di gasolio agricolo (30 It) la sua autovettura privata; il 13.1.2020, a rifornire di gasolio agricolo (50 It) la sua autovettura privata.

Nonché gravemente indiziato del reato di cui agli artt. 81, 317 c.p., perché, quale Appuntato Scelto dell’ARMA dei Carabinieri, in servizio presso la Stazione CC Forestale di Pietrapertosa, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, abusando della sua qualità e dei suoi poteri, costringeva il titolare di una macelleria a rinunciare, in tutto o in parte, al corrispettivo dovuto per quantitativi di carne ricevuti e/o ritirati nel tempo ed, ln particolare, facendo credere – con minacce velate ed indirette – che ove non avesse aderito alle sue richieste avrebbe subito pressanti controlli presso l’esercizio commerciale, alludendo anche a verbali di contestazione dell’importo tra 3.000,00 e 5.000,00 euro, lo costringeva a rinunciare al corrispettivo di 500,00 euro, dovuti per quantitativi di carne ritirati in due occasioni e ad accettare importi inferiori a quelli risultanti dagli scontrini.

Gravemente indiziati del reato di cui agli artt. 110, 81, 640 bis c.p., perché, in concorso tra loro, nell’ambito del finanziamento europeo denominato Misura 6, sottomisura 6.1 “Incentivi per la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori”, imprenditore agricolo quale beneficiario,  il dottore forestale delegato dal primo per redigere gli atti tecnici, il funzionario e Direttore dell’Ente Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane, con i ruoli e gli artifici e raggiri sotto specificati, inducendo in errore l’AGEA con sede in Roma, procuravano all’imprenditore agricolo il conseguimento del finanziamento per un imposto complessivo di euro 70.000,00, con pari danno per I’AGEA; ed in particolare:

In data 2.5.19 inseriva in SIAN la domanda di accesso alla misura, per l’esecuzione di lavori di dissodamento sulle superfici catastalmente riportate al fg. 34 part. 28, 30, 33, 34, 160 e fg 42 part. 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 21 del Comune di Pietrapertosa, in realtà già realizzati prima del 21.4.17; il SATRIANO il 14.5.18 redigeva il PSA e nelle date 11.2.20 e 13.3.20 allegava all’Ufficio UECA (ai fini dell’erogazione da parte dell’AGEA) — la contabilità finale, attestando falsamente l’esecuzione di lavori di dissodamento iniziati il 12.4.19 e conclusi in data 30.1.20, ma in realtà già eseguiti prima del 21.4.17;

Le indagini, iniziate nel 2019, venivano avviate grazie alla denuncia presentata da un operatore commerciale, circostanza che dimostra in generale, oltre che nel caso di specie, la rilevanza e l’importanza della collaborazione della società civile nell’azione di contrasto ai fenomeni di illegalità, cui seguivano attività tecniche, escussione di persone informate sui fatti, acquisizione della documentazione amministrativa rilevante e servizi di osservazione ed ulteriori riscontri svolti in modo puntuale e altamente professionale dai Carabinieri Forestali coordinati da questo Ufficio.

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