CULTURA E EVENTI

Architettura: nasce “Il Manifesto dell’Architetto Contemporaneo”

Roma, 3 agosto 2020 – È stato pubblicato in questi giorni “Il Manifesto dell’Architetto Contemporaneo“.

Il manifesto nasce dalla volontà di trasmettere la passione e la professionalità degli Architetti che gli estensori hanno avuto il piacere di incontrare fino ad oggi, ed in particolar modo collaborando e osservando come l‘Architetto David Ulivagnoli si è sempre relazionato con gli altri, soprattutto con i giovani.

La trasmissione della passione per il vivere a pieno la vita che si sceglie di fare, non è cosa semplice.

Eppure, grazie alla sua preparazione e alla grande professionalità la figura di questo Architetto riesce a trasmettere l’amore per l’impegno e l’attenzione, non solo per l’architettura quindi, con naturalezza e grande semplicità.

Manifesto dell’Architetto Contemporaneo, A.D. 2020

Puoi essere Architetto se ogni giorno ti sforzi di essere Uomo

I. Rispetto

Rispetto della Bellezza, dell’Armonia, dell’Essenza dell’Essere Umano, di noi stessi!

II. Ascolto

Ascolto come strumento imprescindibile del lavoro, della formazione, della comunicazione

III. Interesse

Interesse verso tutto ciò che ci circonda, verso gli altri con cura e discrezione

IV. Ricerca

Ricerca costante attraverso il pensiero esplorativo, l’auto critica, l’osservazione, lo studio, l’impostazione dell’azione

V. Trasmissione

Trasmissione dei Valori, anche dell’Architettura intesa come tradizione professionale dalle radici profonde di conoscenza ed esperienza

VI. Condivisione

Condivisione della Vision degli intenti, dei progetti, fortificando costantemente il lavoro in Team

VII. Passione

Passione da alimentare costantemente, rendendo sempre più eclettiche poliedriche le arti da offrire

VIII. Dedizione

Dedizione allo studio e all’approfondimento puntuale e preciso, alla esposizione

IX. Professionalità e Preparazione

Professionalità e Preparazione per mettersi sempre in gioco in prima persona

X. Creatività didattica

Creatività nel trasmettere il proprio know how in modo coinvolgente e persuasivo

XI. Sostegno

Sostegno intellettuale, professionale e formazione verso i giovani

XII. Sogno

Sognare sempre di poter superare i propri limiti con la forza delle proprie Origini

XIII. Umiltà

Umiltà nel riconoscere i propri limiti e soprattutto nel trasmettere le proprie conoscenze

XIV. Dinamismo

Dinamismo nell’ affrontare ogni nuova sfida, ogni nuovo progetto, ogni Sogno da cercare di realizzare

XV. Cappello e Pochette

Sapersi distinguere con Stile in ogni circostanza

 

FIRME

 

Il presente Manifesto è completato in data 9 luglio 2020, sottoscritto in ordine alfabetico, da:

Clio Cinotti, Montagna P.se (PT), 1995, Laureanda in Comunicazione

Carlotta Cavestri, Cittiglio (VA), 1999, Studentessa universitaria

Sara Gepponi, Prato (PO),1989, Geometra

Elena Maccioni, Pescia (PT), 1990, Dottoressa in Architettura del paesaggio

Cristina Magnante,Terracina (LT), 1989, Architetto Paesaggista

Mirco Merendoni, Milano (MI), 1987, Architetto

Giulia Michelozzi , Montagna P.se (PT), 1989, Dottoressa in Architettura del paesaggio

Denise Milani, Camposanpiero (PD),1990, Architetto Paesaggista

Stefano Nesti, Montagna P.se (PT), 1989, Geometra

Valeria Piconi, Roma (RM), 1989, Architetto Paesaggista

Piero Scarsella, Bagno a Ripoli (FI), 1992, Designer laureato

Irene Spinicci, Montagna P.se (FI),1987, Geometra

Pierpaolo Trimarchi, nato a Pisa (PI), 2000, Studente universitario

 

UN MANIFESTO ISPIRATO ALL’ARCHITETTO ULIVAGNOLI

Chi lo conosce avverte che il lavoro di costruzione più grande e tenace nasce con  la volontà di formare, con costanza, l’Uomo prima dell’ Architetto Poliedrico, intellettuale, cosmopolita montanino, progettista eclettico che si dedica con cura, professionalità e attenzione a qualsiasi progetto, da quelli di grandi opere internazionali alla più piccola delle ristrutturazioni.

Sono molti e da tante parti d’Italia i giovani che negli anni si sono rivolti a David Ulivagnoli per un periodo di formazione, per superare un esame, per affrontare un concorso o per avere un supporto per la Tesi.

E lui, senza mai chiedere niente, li ha aiutati e seguiti con grande impegno e disponibilità, fermo nella convinzione che ripete costantemente: “Perché non sono lezioni, ma veri e propri scambi di opinione, sono continue opportunità di confronto. È solo così che si può crescere”.

Riesce facilmente a coinvolgere, con spiegazioni che abbracciano i suoi mille interessi: può spiegare una scelta progettuale così come potrebbe parlare di un vino durante una degustazione, oppure lo possiamo sentire parlare dello sviluppo di un disegno come se stesse affrontando la composizione di uno dei suoi brani.

Crede nel lavoro di squadra, nel Team, e per questo è solito offrire possibilità di collaborazione ai molti che si sono affacciati alle porte del suo Studio per chiedere un supporto.

Si veste in maniera ricercata e complessa, all’opposto di come risulta essere dopo i primi 5 minuti di chiacchierata: semplice e coinvolgente.

Il più bel complimento glielo ha fatto pochi giorni fa una laureanda più giovane di trent’anni durante una chiamata Skype, dicendo di lui “sembra di interloquire con uno studente”.

Nonostante i continui e più diversi studi, il crescente impegno, i ruoli pubblici ricoperti, ha sempre e spontaneamente mantenuto inalterato il suo spiccato spirito di osservazione, basato sull’auto-critica e la grande modestia.

Proprio per questo si è distinto per la realizzazione di importanti progetti, ristrutturazioni e riqualificazioni di abitazioni di pregio.

Si è sempre messo in gioco come mentore per trasmettere alle future generazioni di architetti, designers, paesaggisti, geometri, progettisti in genere e altri professionisti del mondo della comunicazione, il meraviglioso mondo fatto di colori ed emozioni con i quali interpreta la sua professione, riuscendo al contempo ad offrire una opportunità.

“È risultato essere quella figura, non solo professionale, di cui in passato ognuno di noi ha avuto bisogno, sulla quale si sa di poter contare e con la quale si possa avere un confronto”, dicono gli estensori del manifesto.

L’architetto Ulivagnoli arricchisce di tutto il know how che deriva dalla sua costante ricerca e condivisione, dei fantastici progetti nazionali ed internazionali, le future generazioni, trasmettendo il valore di una professione e di una tradizione che affonda le proprie radici in una profonda conoscenza di esperienze, tecniche già consolidate e sperimentazione, conservando una dimensione artistica ed artigianale, portate avanti con l’afflato della persona perbene.

Alcuni suoi modi di dire, per comprendere la genesi del Manifesto dell’Architetto Contemporaneo:

“Prima di tutto: Rispetto”, “Prima di agire si deve ascoltare, osservare, aver studiato, condividere e poi agire”;  “Bisogna sempre iniziare a fare qualcosa di buono nel mentre si fa tutto il resto al meglio”; “Da cosa nasce cosa”; “Vengo dalla Montagna… “; “Oté”.

È così, con la grande semplicità con cui si dovrebbero trasmettere le cose più complesse, alcuni dei suoi compagni di viaggio, anche pensando a lui, gli estendori hanno creato “IlManifesto dell’ Architetto Contemporaneo”, dedicandolo allo stesso Ulivagnoli.

Pulsante per tornare all'inizio