CRONACA

Coronavirus in Italia, bollettino 24 marzo: rallenta per il terzo giorno la crescita dei contagi

L’Italia continua a resistere al Coronavirus e la stretta del Governo finalmente sta cominciando a dare i suoi primi frutti.

I dati sulla diffusione del Coronavirus di martedì 24 marzo diffusi dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli registrano per il terzo giorno consecutivo un rallentamento della crescita nel numero di contagi, mentre il numero di vittime cresce leggermente rispetto a lunedì.

Le persone attualmente positive da Coronavirus in Italia sono 54.030, ovvero 3.612 persone in più rispetto a lunedì, quando si era registrato un incremento di 3.780 positivi.

La crescita dei contagi da un giorno all’altro è dunque del 7,2%, più bassa della crescita registrata tra domenica e lunedì (+8,1%). Le vittime registrate nel bollettino sono invece 743, che portano il totale dei morti in Italia a 6.820. Nella giornata di lunedì i morti erano invece stati 601.

I pazienti guariti sono 8.326 (894 In più rispetto a ieri) che portano il totale a 8.326. Sono 3.396 i malati ricoverati in terapia intensiva, 192 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.194 sono in Lombardia. Dei 54.030 malati complessivi, 21.937 sono poi ricoverati con sintomi e 28.697 sono quelli in isolamento domiciliare. Borrelli ha poi fatto “un augurio particolare a Guido Bertolaso, oggi risultato positivo”.

Franco Locatelli, presidente Consiglio superiore di Sanità: “Non c’è alcuna proroga delle misure di contenimento fino alla fine di luglio.

La durata delle misure di contenimento, in particolare quelle mirate alle attività lavorative non essenziali e a quelle sociali è fino al 3 di aprile e nei giorni precedenti verranno prese le decisioni del caso in funzione dell’evoluzione epidemiologica”.

“A proposito dei laboratori in grado di fare diagnostica (del coronavirus, ndr), al 20 marzo sono aumentati a 77. C’è in corso una valutazione di approcci diagnostici per l’identificazione dell’Rna virale, il golden standard (il livello massimo, ndr), che possono ridurre i tempi tecnici rispetto ai test tradizionali, fino a tempi strettissimi.

I medici e gli infermieri sono un esempio straordinario di generosità di questo paese, alcuni hanno perso la vita per salvare quanti più malati possibili. A loro va il mio più sentito ringraziamento e quello di tutti gli italiani. Il nostro compito – ha aggiunto – è di tutelarli nel miglior modo possibile, questo è al centro delle nostre priorità”.

 

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