POLITICA

PD: ASSEMBLEA PROVINCIALE DI POTENZA DEL 7 SETTEMBRE

Si è svolta ieri pomeriggio, dalle 16 alle 20 e 30, l’Assemblea provinciale del Partito democratico di Potenza presso la sala congressi dell’Hotel Santa Loja a Tito Scalo.

Lo rende noto l’Ufficio Stampa del Pd Basilicata che ne ha diffuso il resoconto, di seguito pubblicato integralmente.

Il massimo organismo assembleare si è svolto in continuità con la riunione del 6 luglio scorso nella quale fu eletta segretaria provinciale Maura Locantore.

E ieri l’Assemblea provinciale – molto partecipata con la sala congressi completamente affollata – dopo la nomina di Federica D’Andrea come segretaria verbalizzante si è aperta con le comunicazioni del presidente dell’Assemblea Antonio Angioletti.

Al tavolo della presidenza vi erano anche il tesoriere provinciale di Potenza, Antonio Molfese, la segretaria provinciale Maura Locantore e il segretario regionale Mario Polese.

Dopo che l’Assemblea ha votato per decidere di anticipare il dibattito prima dell’elezione della Commissione provinciale di Garanzia e della Direzione provinciale è seguita la relazione politico – programmatica della segretaria Locantore.

Dopo i sinceri ringraziamenti e i saluti di rito, la segretaria provinciale ha puntato l’attenzione sulla necessità di superare i personalismi e il correntismo esasperato che ha portato molti nel partito a pensare “che non potessero più esistere legami e connessioni che fossero libere ed autentiche”.

Assumendo quindi l’impegno “di difendere e facilitare le nostre future relazioni”, Locantore ha parlato di un “partito che ha la necessità di ripartire” valorizzando “le tante eccellenze da mettere a valore in una nuova stagione politica”, ammonendo a non continuare nella “ricerca esclusiva del proprio paracadute, della propria salvezza senza pensare a quella degli altri”.

“È una politica piccola – ha aggiunto la segretaria provinciale – quella che cerca facili scorciatoie, quella di chi solleticando queste paure, le debolezze delle persone, divide tutto in bianco e nero, in bene o male, in amico o nemico, dove il nemico è sempre l’estraneo”.

Riferendosi ai dirigenti del proprio partito, Locantore ha chiesto di “portare rispetto innanzitutto verso quelle donne e uomini, i nostri militanti che senza chiederci nulla in cambio mettono a disposizione il loro tempo, la loro professionalità, la loro passione, rispetto versi i tanti che fanno le campagne elettorali e che chiedono ai loro rappresentanti istituzionali e a noi, i loro quadri di partito di rispettarci, di smetterla con le polemiche, di aprire le porte e parlare fuori piuttosto che nel chiuso delle nostre stanze”.

E ancora ha auspicato: “È arrivata finalmente l’ora di discutere di tutte le nostre incomprensioni, di affrontare tutte le nostre contraddizioni, si discuta oggi, lo si faccia fino in fondo.

Piuttosto che occuparci delle questioni interne si vada fuori e si affronti la realtà, quella realtà che ha confinato il nostro partito all’opposizione di governo nonostante le tante politiche buone messe in campo da Renzi prima e dal governo Gentiloni poi, perché solo così, dando il buon esempio, potremmo provare a colmare la distanza fra i nostri elettori e tentare di avere la fiducia degli italiani e del popolo lucano”.

Dopo un partecipato e intenso dibattito e prima delle conclusioni della stessa Locantore, è intervenuto il segretario regionale del Pd, Mario Polese che parlando di vera e propria “osmosi” che esiste tra i segretari (regionale e provinciali) ha rilanciato la necessità di cambiare ritmo al partito in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.

Polese, dopo aver ribadito la totale fiducia nei confronti del presidente della Regione, Marcello Pittella, ha sollecitato un cambio di rotta definitivo soprattutto nei rapporti tra minoranza e maggioranza del Pd, sottolineando altresì che le decisioni vengono assunte dagli organismi e non sugli organi di stampa o sui social.

La riunione si è chiusa con l’elezione all’unanimità dei presenti della Commissione di Garanzia provinciale nonché della Direzione provinciale.

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