POLITICA

#BASILICATAINCOMUNE, GLI INCONTRI DI PITTELLA A MOLITERNO

Il presidente della Regione – dopo le visite a Sarconi e Tramutola- ha concluso la quarta tappa in Val d’Agri con due incontri a Moliterno: prima con le associazioni ambientaliste, in seguito con cittadini e rappresentanti delle istituzioni.

Ambiente, sviluppo, lavoro, iniziative a sostegno dell’economia, delle imprese, del sociale. Sono alcune delle tematiche che il governatore della Basilicata, Marcello Pittella, ha affrontato oggi con cittadini ed associazioni nella sua visita a Moliterno, nell’ambito della quarta tappa del tour #BasilicataInComune. Nel pomeriggio, nella biblioteca cittadina, il presidente della Regione ha incontrato – prima dell’iniziativa in serata al Cine Teatro “Pino” -cittadini e rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Insieme al governatore, oltre al sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, c’erano anche l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pietrantuonoed il direttore generale dell’Arpab, Edmondo Iannicelli. Nel corso di un dibattito di quasi due ore si è parlato di ambiente, petrolio e della diga del Pertusillo. Nell’occasione, sia Pittella che l’assessore Pietrantuono ed il direttore dell’Arpab, hanno spiegato ai presenti che “anche secondo gli ultimi esami condotti da Acquedotto Pugliese non esiste presenza di idrocarburi nell’invaso”.

Di ambiente si è discusso anche nell’iniziativa che si è tenuta subito dopo al Cine Teatro “Pino”.

“E’ stato un atto doveroso – ha detto il presidente – incontrare le associazioni ambientaliste, che in questi anni hanno animato il dibattito, anche con un grido d’allarme non sempre ascoltato, e che ci hanno consegnato il loro approccio sui temi dell’ambiente e della tutela alimentare e della salute dei cittadini. Dobbiamo ripristinare, a valle di ciò che è accaduto negli ultimi mesi, un rapporto diverso con le compagnie petrolifere. Dobbiamo farlo collegialmente: con i sindaci protagonisti, con le associazioni, nel rispetto delle loro posizioni e con le articolazioni istituzionali qualil’Arpab. Il fatto che ci sia stato riconosciuto un cambio di passo mi rinfranca e rassicura: significa che siamo sulla strada giusta. Appena si sono verificati il mutamento di colorazione nelle acque della diga e lo sversamento da uno dei quattro serbatoi abbiamo cercato di capire, anche con Ispra, se tra i due fenomeni ci fosse un nesso, con la presenza nell’invaso di idrocarburi. Le analisi, per fortuna – ha proseguito il governatore – ci dicono che non esistono tracce di petrolio in quelle acque. Anche gli studi commissionati da privati hanno confermato questi dati. C’è poi il tema dello sversamento: abbiamo lavorato alacremente per notificare ad Enile nostre diffide. Abbiamo detto alla compagnia petrolifera che potrà usare solo uno dei quattro serbatoi, fino a quando anche gli altri tre non saranno dotati di doppio involucro. Il mancato utilizzo di quei tre serbatoi – ha ammesso Pittella –costringerà probabilmente a ridurre la produzione e con essa le risorse che arriveranno alla Regione attraverso le royalty. Ma è una nostra scelta: preferiamo ricavare di meno e magari stringere la cinghia, piuttosto che non proteggere la salute dei cittadini. La politica è responsabilità”. Pittella ha proseguito ricordando i risultati raggiunti negli ultimi tre anni, con la crescita della Basilicata “a livello di occupazione, sviluppo e turismo”. Ma il presidente ha posto l’accento anche “sulla razionalizzazione dei costi, sulla stabilizzazione di precari, sull’efficientamento energetico, sulla scuola digitale, su dissesto e tutela del patrimonio, sulle scelte in materia sanitaria. In Puglia -ha messo in chiaro – si chiudono ospedali, da noi questo non è avvenuto e non avverrà”. “Siamo stati chiamati – ha detto ancora Pittella – per fare le riforme e per cambiare la nostra regione. Ma chiedo a tutti voi una mano, per capire le cose che non vanno e quelle che devono essere messe in cantiere. Dobbiamo cercare di superare la dipendenza della Basilicata dalle royalty del petrolio. Come fare? Tagliando le spese superflue, insieme, in maniera condivisa, trovandosoluzioni di crescita economica, con bandi ed iniziative per l’occupazione. Dobbiamo creare, insomma, le condizioni perché prima o poi la Basilicata possa imboccare la strada del reale sviluppo autopropulsivo”.

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