Spopolamento in Basilicata: tra 25 anni potremmo essere 100mila in meno

Chiamatelo pure per nome: spopolamento. È quello che sta accadendo, in silenzio ma costantemente, alla Basilicata. E l’ISTAT ci mette i numeri: entro il 2050 potremmo perdere 100.000 residenti. Una cifra enorme per una regione piccola come la nostra. E non si tratta di previsioni catastrofiste, ma di tendenze già in corso.
Un futuro che ha già una data
Secondo l’Istat, questi potrebbero essere gli scenari:
📊 Proiezione demografica Basilicata (ISTAT)
Anno | Popolazione Stimata |
---|---|
2023 | ~535.000 |
2033 | 496.776 |
2043 | 445.375 |
2050 | ~430.000 (stimata) |
Se nulla cambia, scenderemo sotto la soglia dei 500.000 già nel 2033 e potremmo toccare quota 445.000 nel 2043. Un vero e proprio “scivolo demografico” che sembra difficile da risalire.
Non è solo la Basilicata: tutta l’Italia arretra
Il problema non è solo lucano. Tra il 2014 e il 2023, l’Italia ha perso circa 1,35 milioni di abitanti, passando da 60,3 a meno di 59 milioni. E il futuro, secondo ISTAT, non è più rassicurante:
📉 Scenario nazionale (proiezione mediana)
Periodo | Popolazione Stimata | Variazione Media Annua |
---|---|---|
2023 | ~59 milioni | — |
2030 | 58,6 milioni | -1,1‰ |
2050 | 54,8 milioni | -3,3‰ |
2080 (min) | -19,7 milioni | Scenario peggiore |
2080 (max) | -5,9 milioni | Scenario migliore |
Meno persone, più anziani
L’altra faccia della crisi demografica è l’invecchiamento. Entro il 2050, il 34% degli italiani avrà più di 65 anni, con un boom degli over 85. Viviamo più a lungo, ma in un Paese che invecchia rapidamente.
Questo significa più fragilità, più malattie croniche, più bisogno di assistenza sanitaria e sociale. Eppure, proprio mentre aumenta la domanda di prevenzione, la risposta pubblica si indebolisce.
Crolla la prevenzione: meno vaccini, meno protezione
La spesa per la prevenzione sanitaria è in calo del 18,6% (2024 su 2023), secondo la Fondazione GIMBE. Ma i dati più allarmanti riguardano le vaccinazioni degli anziani:
Copertura vaccinale over 65 (dati 2023-2024)
Vaccino | Copertura 2023-24 | Target Minimo | Differenza |
---|---|---|---|
Antinfluenzale | 53,3% | 85% | -31,7% |
Anti Covid-19 | 4,47% | — | — |
Pneumococco / Herpes Zoster | In calo (stima) | — | — |
La mancanza di un sistema nazionale per monitorare le vaccinazioni degli adulti peggiora il quadro. Mentre l’RSV (virus respiratorio sinciziale) è raccomandato a livello europeo, in Italia non è ancora nemmeno previsto.
Perché succede tutto questo?
Le cause di questo trend negativo sono tante:
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❌ Scarsa percezione del rischio sanitario da parte degli adulti
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❌ Piani vaccinali non aggiornati
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❌ Disparità tra le regioni
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❌ Costi spesso a carico del cittadino
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❌ Mancanza di coordinamento nei modelli di governance
Serve un piano serio e condiviso
In un’Italia che invecchia e si svuota, non possiamo permetterci di perdere tempo. Servono politiche pubbliche coordinate e stabili, investimenti sulla prevenzione e una visione che metta insieme sanità, demografia, lavoro e sviluppo locale.
Non bastano slogan o conferenze stampa: ci vogliono scelte coraggiose, strategie di lungo periodo, e una nuova attenzione alla qualità della vita, soprattutto nelle aree più fragili come la Basilicata.