CRONACA

Promettevano guadagni facili, ma era una truffa: due coniugi nei guai a Matera

Tra le vittime anche un parroco

Un incontro formale, qualche parola rassicurante, e infine la promessa di fare fruttare i risparmi di una vita intera.

Così almeno 21 persone – per lo più anziani, soli o particolarmente vulnerabili – sono finiti nella trappola di una coppia di coniugi provenienti da Matera, oggi denunciati dalla Guardia di Finanza al termine di un’indagine complessa e dolorosa, coordinata dalla Procura della Repubblica.

Le accuse a loro carico sono gravi: truffa aggravata, sostituzione di persona, riciclaggio e autoriciclaggio.

Dietro a una cifra che supera il milione di euro sottratti, si nascondono storie di fiducia tradita, di pensionati che credevano di proteggere il futuro dei propri figli o nipoti. Tra le vittime figurerebbe anche un sacerdote.

Secondo quanto emerso, il marito – ex agente assicurativo – si sarebbe presentato per anni come un promotore finanziario ancora attivo nel settore.

Con un atteggiamento sicuro, mostrava documenti ufficiali, prometteva guadagni elevati.

Le sue vittime, fiduciose, gli affidavano denaro o assegni, spesso lasciati in bianco. In cambio, ricevevano ricevute con carta intestata e timbri che sembravano genuini.

Occasionalmente arrivavano anche dei “rendiconti”, altrettanto falsi, utili a mantenere il velo di fiducia.

Ma dietro questa facciata si nascondeva un sistema basato sulla menzogna.

Una parte del denaro veniva riciclato: gli assegni ottenuti da una vittima venivano poi intestati ad altri clienti, convinti che quelle somme fossero i frutti del loro investimento.

Una truffa in tutto e per tutto, che ha minato non solo l’aspetto economico, ma anche la dignità e la fiducia di molte persone.

Ora che le indagini sono concluse, i due coniugi dovranno affrontare il processo.

Per le vittime, invece, resta la cicatrice di una fiducia infranta – spesso alimentata da legami personali, familiari o di comunità – e la speranza che la giustizia possa, in qualche modo, restituire almeno una parte di ciò che è stato sottratto.

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