Matera, Santochirico si ritira: “Il campo progressista non esiste più. Mi dispiace per la città”

MATERA – Le parole di Vincenzo Santochirico trasmettono delusione e tristezza, mentre annuncia la sua decisione di ritirarsi dalla corsa per la carica di sindaco.
Non si candiderà alle prossime elezioni comunali. Lo ha dichiarato senza mezzi termini, con la voce di chi ha messo tutto se stesso in un’iniziativa che, alla fine, si è dissolta davanti ai suoi occhi.
“Il fronte progressista non esiste più”, ha esordito Santochirico di fronte alla stampa. Non c’era rabbia nelle sue parole, ma piuttosto una triste consapevolezza di un’opportunità sfumata.
Ha spiegato che la sua candidatura non era mossa da ambizioni personali, ma era il frutto di un’alleanza ampia, che comprendeva il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) e Progetto Comune. Un fronte che, almeno inizialmente, appariva coeso.
Tuttavia, qualcosa è cambiato. Gli impegni assunti non sono stati rispettati. “Il segretario regionale del PD, Giovanni Lettieri, aveva assicurato che avrebbe partecipato al tavolo a nome del suo partito, e che eventuali voci contrarie erano da considerarsi espressioni di individualismo.
E invece, dopo la diffusione del documento comune, sono emersi i dissensi. Prima da Sinistra Italiana, poi dagli stessi ambienti interni al PD”, ha dichiarato Santochirico, senza nascondere la sua frustrazione.
Ciò che resta ora è una scelta inevitabile: fare un passo indietro. “Non posso fare altro che accettarlo”, ha aggiunto.
Ma il dispiacere maggiore, ha sottolineato, “non è per me, ma per quello che questa rottura rappresenta. Per Matera, per la città, per i cittadini che avrebbero potuto trovare nel centrosinistra una proposta seria, unita e con una visione chiara per il futuro”.
Santochirico ha comunque voluto riconoscere l’impegno e la lealtà di chi non ha abbandonato la causa. “Voglio ringraziare Europa Verde e il Movimento 5 Stelle: hanno dimostrato coerenza, serietà e responsabilità”.
Adesso, il centrosinistra si ritrova senza una guida, senza una figura di riferimento per costruire un’alternativa. E Matera, ancora una volta, rischia di trovarsi senza il progetto di rinnovamento che in tanti speravano di vedere prendere forma.