POLITICA

“Tolve, Consiglio Comunale respinge il riconoscimento della Palestina: AVS accusa la maggioranza di allearsi con la destra”

Tolve, il Consiglio Comunale dice no al riconoscimento della Palestina. AVS Basilicata: “Una resa alla linea della Lega, non certo neutralità”

Nella seduta del Consiglio Comunale tenutasi nei giorni scorsi a Tolve, è stata respinta una mozione che chiedeva al Comune di esprimersi a favore del riconoscimento dello Stato di Palestina.

La proposta, avanzata dal gruppo consiliare di minoranza, intendeva manifestare solidarietà politica e umana a un popolo da decenni vittima di occupazione militare, soprusi e apartheid, in linea con quanto sancito dal diritto internazionale e sostenuto da una crescente parte dell’opinione pubblica europea e mondiale.

A sorprendere e indignare è stata la posizione della maggioranza, che ha respinto compatta la mozione.

A prendere posizione in particolare è stato il Sindaco Renato Martucci, esponente della Lega, che ha liquidato l’iniziativa definendola una “questione ideologica”.

Come portavoce provinciali di AVS Basilicata, riteniamo gravissimo che un Consiglio Comunale, in un momento storico in cui civiltà e istituzioni in tutto il mondo si mobilitano per chiedere il riconoscimento della Palestina e la fine dei massacri, scelga il silenzio, trincerandosi dietro l’alibi dell’equidistanza.

In realtà, non si tratta di neutralità, ma di un allineamento implicito alle posizioni della destra più retriva e filo-israeliana, di cui la Lega è da tempo interprete fedele a livello nazionale.

È necessario dirlo con chiarezza: difendere i diritti del popolo palestinese non è ideologia, è civiltà. È una presa di posizione contro l’occupazione, contro l’apartheid, contro l’annientamento di un’identità nazionale e culturale.

E quando un Consiglio Comunale, anche piccolo, sceglie di non parlare, si schiera comunque — e lo fa dalla parte sbagliata della storia.

La Basilicata, terra di emigrazione, di dignità e di resistenza, non può tollerare che il silenzio diventi la posizione ufficiale delle sue istituzioni locali.

Il compito della politica non si limita alla gestione dei bilanci, ma implica una responsabilità più ampia: educare alla giustizia, alla pace, alla solidarietà tra i popoli.

Come AVS, sosterremo sempre ogni iniziativa che punti a costruire un’Europa e un’Italia che si riconoscano nel diritto internazionale, nella difesa dei popoli oppressi, nella giustizia globale.

E continueremo a denunciare pubblicamente chi — per calcolo politico o per subalternità ideologica — preferisce voltarsi dall’altra parte.

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