POLITICA

Senato approva la separazione delle carriere, sì sono 106

Secondo via libera del Parlamento alla riforma della giustizia. Con 106 voti favorevoli, 61 contrari e 11 astensioni, l’aula del Senato ha approvato il disegno di legge di revisione costituzionale sulla separazione delle carriere della magistratura, tra pm e giudici.

Tornerà alla Camera (dove era stato approvato il 16 gennaio scorso) per il terzo step e successivamente al Senato.

Proteste in aula al momento del voto, con le opposizioni hanno mostrato cartelli contro la riforma.

La riforma costituzionale approvata oggi toglierà garanzie ai cittadini, questa è la nostra principale preoccupazione. Ed è chiaro che l’intento di questa riforma sia quello di avere una magistratura addomesticata e subalterna, che rinunci al proprio compito di controllo di legalità”.

Lo afferma la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione nazionale magistrati, che aggiunge: “Nel pieno rispetto del voto odierno e in attesa dei successivi passaggi parlamentari previsti dall’articolo 138 della Costituzione continueremo a intervenire nel dibattito pubblico per argomentare con convinzione e determinazione le ragioni della nostra contrarietà a questo disegno di legge. Lo faremo nei prossimi mesi e lo faremo fino al referendum”.

L’approvazione in seconda lettura al Senato della riforma costituzionale della giustizia, segna un passo importante verso un impegno che avevamo preso con gli italiani e che stiamo portando avanti con decisione”. Lo afferma sui social la premier Giorgia Meloni. “Il percorso – aggiunge – non è ancora concluso, ma oggi confermiamo la nostra determinazione nel dare all’Italia un sistema giudiziario sempre più efficiente, equo e trasparente”.

ANSA

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