CRONACA

Papa Leone torna in Vaticano e si prepara al Giubileo dei giovani

Dopo le visite, da quella ricevuta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a quelle concesse come alle ospiti della casa di riposo “Santa Marta” o alla specola vaticana; dopo la quiete, la frescura serale, i momenti di preghiera nello scenario naturalistico mozzafiato del Borgo Laudato Si’, alternati a qualche affaccio fuori programma per salutare pellegrini e bambini di passaggio e persino una videochiamata con l’astronauta dello sbarco sulla Luna, Buzz Aldrin, per papa Leone è arrivato oggi il giorno del rientro in Vaticano.

Dal 6 luglio scorso, papa Prevost ha soggiornato a Villa Barberini, la residenza parte dell’ampio complesso di ville pontificie che tradizionalmente era in uso al segretario di Stato e che Leone ha utilizzato proprio come un “Vaticano secondo”, così come facevano in tempi recenti Giovanni Paolo II e Benedetto XVI nel Palazzo apostolico ora adibito a museo per volere di Francesco.

Anche tanti residenti del borgo “gandolfino” chiedevano da tempo un ritorno della presenza del Pontefice, anche per rilanciare l’immagine turistica dei Castelli e del lago di Albano.

Papa Leone si è concesso volentieri a riprendere questa tradizione che è stata praticamente di tutti i Papi del Novecento, pur tenendo sempre aggiornati tutti i dossier, sia quelli geopolitici ed internazionali come ha dimostrato la visita di Zelensky, sia quelli interni, ben sapendo di dover presto procedere anche alle prime nomine tra cui in primis quella di Prefetto della Congregazione per i vescovi, la carica rimasta vacante dopo la sua elezione.

Per ora però, Prevost appare più concentrato sui dossier geopolitici, sull’urgenza della pace e sul cammino ecumenico: giovedì incontrerà Abdelmagjid Tebboune, presidente della Repubblica di Algeria, il Paese che oggi è la patria dei luoghi di origine di S. Agostino; sabato il ‘ministro’ degli Esteri del Patriarcato di Mosca e tutte le Russie, il metropolita Antonij, allo scopo, pur nelle divergenze, di riallacciare un dialogo con Kirill e aggiornarsi anche sul panorama ortodosso comunque fortemente diviso e ricco di contrasti dopo l’invasione della Russia in Ucraina.

Domani non ci sarà l’udienza generale in piazza San Pietro mentre domenica il Papa terrà l’Angelus affacciato sulla piazza come d’abitudine.

Quindi, nell’orizzonte immediato, ci sono gli impegni legati al Giubileo dei missionari digitali e degli influencer cattolici ma soprattutto l’atteso incontro con i Giovani per il loro Giubileo, dal 28 luglio al 3 agosto, quando Tor Vergata sarà popolata da una folla di giovanissimi che nelle stime della prefettura potrebbe arrivare anche ad un milione.

Papa Prevost ritornerà a Castel Gandolfo, invece, a Ferragosto per celebrare da lì la tradizionale messa dell’Assunzione e poi l’Angelus.

Si tratterrà un paio di giorni, il tempo di un altro Angelus il 17 e magari anche di gustare di nuovo i maritozzi dei Castelli che in questi giorni di semi vacanza più volte ha dimostrato di apprezzare.

ANSA

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