POLITICA

Crisi idrica, Chiorazzo:Modello fallito, servono nuove strategie

Il Vicepresidente del Consiglio: Modello gestionale attuale inefficace, incapace di prevenire e affrontare una crisi ampiamente annunciata, che sta causando danni enormi soprattutto al comparto agricolo

“È il momento della responsabilità. La crisi idrica che sta investendo la Basilicata non può più essere gestita con approcci emergenziali e logiche frammentate.

Occorre un cambio di paradigma, con strumenti nuovi e decisioni coraggiose che mettano al centro i bisogni dei cittadini, delle imprese e dei territori”.

È quanto ha dichiarato il Vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, intervenendo oggi in aula durante la seduta straordinaria dedicata all’emergenza idrica.

Nel suo intervento, Chiorazzo ha “denunciato l’inefficacia del modello gestionale attuale, incapace di prevenire e affrontare una crisi ampiamente annunciata, che sta causando danni enormi soprattutto al comparto agricolo”.

Ha ricordato come “già nella risoluzione approvata all’unanimità il 12 maggio scorso, il Consiglio avesse assunto impegni precisi, tra cui l’istituzione di una cabina di regia, un piano per la riduzione delle perdite idriche, misure di sostegno per le imprese agricole su cui però, ad oggi, “non è stata data alcuna risposta concreta”.

“Diverse le proposte rilanciate” dal consigliere di Basilicata Casa Comune tra cui “l’estensione dello stato di emergenza a tutta la regione, l’istituzione di una Commissione speciale consiliare sul sistema idrico, la creazione di una task force regionale per la gestione strategica della risorsa, la nomina di un Commissario ad acta per velocizzare l’attuazione degli interventi infrastrutturali, un piano di interventi straordinari sulle perdite idriche; la revisione del ruolo del Consorzio di Bonifica, la comunicazione tempestiva della disponibilità idrica per gli usi civili, agricoli e industriali e l’attivazione di indennizzi per gli agricoltori colpiti”.

Il Vice Presidente Chiorazzo ha inoltre “chiesto conto del silenzio della Giunta regionale sull’orientamento che la Basilicata intende assumere rispetto alla governance della società Acque del Sud, ricordando anche il rischio di “un vero e proprio esproprio istituzionale” contenuto in un emendamento al decreto ‘Economico’ in discussione in Parlamento, che prorogherebbe fino al 2044 le concessioni idriche lucane assegnandole direttamente alla nuova società nazionale”.

“Abbiamo le risorse, le competenze e le strutture per affrontare questa crisi – ha concluso Chiorazzo – ma quello che continua a mancare è una reale volontà politica di cambiamento. La sfida è chiara, continuare a navigare a vista o costruire insieme un modello nuovo, efficace e partecipato. Noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

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