CRONACA

Papa: ‘Continuiamo a pregare per la pace e per le vittime della guerra’

Il primo Angelus di Leone XIV a Castel Gandolfo

C’era anche chi si era messo in fila fin dalle 5 della mattina per guadagnare i primi posti nella piazza centrale di Castel Gandolfo dove, puntuale alle 12, papa Leone XIV ha recitato il suo primo Angelus dal “Vaticano secondo”.

“Fratelli e sorelle – ha scandito il pontefice – non dimentichiamoci di pregare per la pace e per tutti coloro che a causa delle violenze e della guerra si trovano in uno stato di sofferenza e di bisogno”.

Un nuovo appello per la pace quello di papa Prevost, arrivato dopo parole anch’esse dedicate alle vittime delle guerre nella messa celebrata poco prima nella parrocchia pontificia di San Tommaso da Villanova, sempre nel borgo di Castel Gandolfo.

Di fronte ai “tanti popoli spogliati, derubati e saccheggiati, vittime di sistemi politici oppressivi, di un’economia che li costringe alla povertà, della guerra che uccide i loro sogni e le loro vite”, ha detto, serve una “rivoluzione dell’amore” come insegna la parabola evangelica, ancora “attuale”, del buon samaritano.

“Che cosa facciamo noi – ha esortato il Papa -, vediamo e passiamo oltre, oppure ci lasciamo trafiggere il cuore come il samaritano?

A volte ci accontentiamo soltanto di fare il nostro dovere o consideriamo nostro prossimo solo chi è della nostra cerchia, chi la pensa come noi, chi ha la stessa nazionalità o religione; ma Gesù capovolge la prospettiva presentandoci un samaritano, uno straniero ed eretico che si fa prossimo di quell’uomo ferito.

E ci chiede di fare lo stesso”. Si tratta di “vedere senza passare oltre, lasciare che la vita dell’altro, chiunque egli sia, con i suoi bisogni e le sofferenze, mi spezzino il cuore”.

Ma a Castel Gandolfo è stata anche, nonostante la pioggia, una giornata dal clima di festa. Papa Leone XIV è arrivato sulla soglia della parrocchia a bordo di una mini papamobile scoperta.

Al termine della messa, ha salutato quasi uno ad uno i fedeli presenti, ha accolto i doni per lui preparati – tra cui un cappellino da tennis con la scritta Leone XIV e il suo motto “In Illo uno unum” – ed ha scherzato con i giovani dell’oratorio promettendo loro una “partita a basket”, rimandando quella a tennis a quando “si calmeranno le acque”.

Dalla parrocchia al Palazzo apostolico da cui ha recitato l’Angelus ha compiuto il tragitto a piedi, scortato da gendarmi e poliziotti, ma comunque salutando con gesti della mano fedeli e pellegrini.

Circa 8 mila le persone presenti secondo stime non ufficiali. Numeri che hanno comunque costretto le autorità locali a emettere un’ordinanza che ha imposto, per ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, la rimozione di tutti i tavolini, le sedie, gli ombrelloni, i cartelli e le varie segnaletiche dei commercianti che in genere trovano ampio posto in piazza.

Salvo sorprese, il prossimo appuntamento ufficiale con papa Leone è per domenica prossima quando celebrerà la messa nella Cattedrale di Albano e alle 12 l’Angelus, di nuovo in Piazza della Libertà a Castel Gandolfo.

ANSA

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