Chiorazzo (BCC): “La chiusura della filiale Intesa Sanpaolo a Latronico è un colpo ai territori. Bardi convochi subito i vertici bancari”.

“Esprimo piena solidarietà al Sindaco e alla comunità di Latronico per la decisione di Intesa Sanpaolo di chiudere la filiale del paese. Una scelta gravissima, che sottrae un servizio essenziale non solo ai residenti, ma anche ai tanti visitatori che scelgono Latronico come meta turistica e termale. È inaccettabile che proprio nei territori che si sforzano quotidianamente di costruire un futuro migliore e di attrarre investimenti, vengano a mancare servizi fondamentali come quelli bancari”.
Lo dichiara con fermezza il Vice Presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Angelo Chiorazzo, commentando la chiusura della filiale bancaria.
“Condivido pienamente le iniziative di mobilitazione annunciate dai sindacati per i prossimi giorni – prosegue Chiorazzo – e mi unisco all’appello della comunità affinché questa decisione venga ritirata senza indugi. È imperativo che il Presidente Bardi intervenga con urgenza. Lo invito a convocare immediatamente i responsabili territoriali di Intesa Sanpaolo per ottenere un impegno concreto a non sottrarre a Latronico ed ai comuni lucani servizi bancari fondamentali per il funzionamento delle nostre comunità”.
“È assolutamente inaccettabile – sottolinea il Vice Presidente – che a distanza di quasi un anno dall’approvazione unanime, in Consiglio regionale, della mozione presentata allora dai consiglieri di Italia Viva per l’istituzione dell’Osservatorio regionale sui servizi bancari, e nonostante le numerose audizioni in commissione consiliare con i rappresentanti sindacali e delle associazioni bancarie, il governo regionale non abbia mosso un dito. Nessun atto concreto sino ad oggi e siamo rimasti, in Italia, la sola regione ad essere sprovvista di un osservatorio sulla desertificazione bancaria. L’unico risultato tangibile è il continuo depauperamento della Basilicata, che continua a perdere sportelli, presidi e servizi, mentre la Giunta continua a restare indifferente”.
“È ora di fermare questo disastro – conclude Chiorazzo – e di cambiare immediatamente rotta. Serve un cambio di rotta immediato perché senza servizi non c’è sviluppo e senza sviluppo i nostri paesi sono condannati al declino e allo spopolamento”.