POLITICA

Monaco (BCC): L’università italiana eccelle, quella lucana annaspa, regione dia sostegno senza pretese di controllo

Mentre è di oggi la notizia che quattro università italiane entrano nella top ten mondiale l’università della Basilicata, secondo quanto certifica Mediobanca, negli ultimi 10 anni ha perso uno studente su 4 ed entro il 2041 perderà un altro 30 per cento delle matricole.

E’ evidente che ci sia qualcosa che non va come è evidente che l’attrattività di un ateneo non è frutto solo della struttura universitaria ma del contesto in cui vive. E sostenere l’università non significa solo gestire qualche contributo ai posti letto o assicurare la mensa.

C’è bisogno che l’Ardsu torni ad assolvere al suo ruolo di sostegno agli studenti, ma c’è bisogno che la Regione torni a credere nella sua università come fattore di crescita, sfruttando la capacità di ricerca, fertilizzandosi con la forza dell’analisi che le facoltà possono fare sulla realtà lucana, sfruttando le opportunità anche di sviluppo legate a questa presenza, tra servizi e newco frutto di idee innovative.

E deve saper anche valorizzare la forza di un’università articolata su due poli, Potenza e Matera, ognuno dei quali con specifiche caratteristiche che non rappresentano una forma di concorrenza interna ma un possibile elemento di attrazione di giovani anche da fuori i confini regionali e nazionali.

Una capacità di apertura, mentale prima ancora che materiale, che Angelo Chiorazzo ben conosce e ha perseguito nella sua esperienza di membro del Cda in rappresentanza degli studenti in quella Università “La Sapienza” che oggi viene confermata come la migliore al mondo negli studi classici.

Ma per fare questo bisogna partire da un dato: l’università nasce come espressione di libero insegnamento e libertà e la politica deve dare sostegno ma non avere la pretesa di metterci cappello.

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