CULTURA E EVENTI

PRENOTAZIONI APERTE PER  THE GLITCH CAMP by IED

Attivo su IED.it il form per inviare la richiesta di soggiorno al campeggio urbano gratuito durante la Design Week: registrazioni aperte fino al 24 marzo The Glitch Camp sarà attrezzato per garantire ospitalità a ridotto impatto ambientale ed economico e circolarità dei prodotti utilizzati

È online sul sito IED il form per inviare la richiesta di prenotazione per The Glith Camp. IED apre ufficialmente la call rivolta alla community delle scuole di Design nel mondo per riservare gratuitamente un posto nel campeggio urbano che sarà allestito negli spazi di Milanosport – Centro Sportivo “Enrico Cappelli Savorelli” durante la Design Week.

Grazie alla collaborazione con il Comune di Milano e Milanosport S.p.A., l’Istituto Europeo di Design contribuisce con The Glith Camp a rendere accessibile la settimana del Salone del Mobile a quanti più giovani di provenienza internazionale possibili.

La direzione è quella di rendere più democratico il patrimonio creativo e relazionale che ogni anno prende vita a Milano e contribuire alla conoscenza di questo patrimonio.

Come si potrà prenotare The Glitch Camp? Fino al 24 marzo dalla pagina dedicata del sito IED studenti e studentesse fra i 18 e i 30 anni potranno inviare la propria richiesta per il pernottamento, fino ad un massimo di due notti e fino ad esaurimento posti.

IED darà conferma dell’avvenuta registrazione o – in caso di esaurimento posti – inserirà la richiesta in lista di attesa. Il campeggio potrà ospitare fino a 100 giovani a notte, la struttura di Milanosport – Centro Sportivo “Enrico Cappelli Savorelli” permetterà agli ospiti di poter fruire dei servizi e degli spazi comuni.

Nel grande campo da calcio del Centro Sportivo, sarà allestito il campeggio equipaggiato da tende Ferrino – uno dei marchi più longevi nel panorama dell’outdoor mondiale – e ognuna di esse sarà arricchita da un “kit per il sonno perfetto” a cura di IKEA Italia che, per l’occasione, predisporrà tutto l’occorrente per rendere più confortevole il riposo e il soggiorno nel camp.

L’Istituto Europeo di Design, nelle attrezzature individuate da entrambi i brand per equipaggiare il camp, ha trovato conferma al suo obiettivo di allestire un campeggio con un concreto approccio sostenibile.

The Glitch Camp ambisce infatti ad essere un esempio di inclusione sociale, nel rendere più democratico l’accesso al mondo del design, e di economia circolare nell’offrire un soggiorno a ridotto impatto e circolarità dei prodotti impiegati.

“Ho accolto con grande piacere l’invito ad unirmi al progetto The Glith Camp di IED – afferma Anna Ferrino, AD di Ferrino & c. S.p.A. – Il camping e la tenda sono il DNA del nostro brand e da sempre sono attiva nell’affiancare i progetti che, come questo, promuovono l’utilizzo delle tende fuori dal loro contesto abituale.

Proporre un’ospitalità a basso impatto ambientale ed economico, credo debba essere una pratica sempre più diffusa in città in occasione dei grandi eventi.

I giovani designer alloggeranno nelle tende del nostro progetto Tent Set, si tratta di un progetto di ecodesign, un innovativo sistema modulare che risponde a specifiche esigenze di utilizzo riducendo gli sprechi di materiali e i rifiuti di prodotto.

Il concetto di economia circolare è da sempre al centro della nostra strategia aziendale, produciamo prodotti durevoli che possano accompagnare il più a lungo possibile i nostri clienti nelle loro avventure, Tent set è un nuovo modo di concepire la tenda che sposa in pieno i nostri valori”.

“Ogni giorno come IKEA aiutiamo centinaia di migliaia di persone a sentirsi a casa. Per questo motivo, siamo stati fin da subito incuriositi da questo progetto e stimolati dalla sfida di far sentire a proprio agio, anche se lontani da casa, gli studenti e le studentesse che pernotteranno nel campeggio urbano, contribuendo al buon sonno di tanti giovani appassionati di design che visiteranno le diverse aree della città” afferma Laura Schiatti, Country Marketing Manager di IKEA Italia.

“Noi saremo presenti, come ogni anno, alla Milano Design Week e quest’anno presenteremo la mostra 1st (First) che mette al centro le generazioni che si approcciano alla loro prima casa e le diverse sfaccettature della quotidianità in questo luogo, legate ai temi complessi che caratterizzano la nostra epoca e a quei momenti indimenticabili vissuti nel primo spazio in cui possiamo essere autori ed esprimere chi siamo.

Abbiamo saputo di The Glitch Camp e realizzato che noi e IED avevamo un desiderio comune per questo Fuorisalone 2024: rendere le nuove generazioni le vere protagoniste di questo evento”.

I kit Ikea, una volta chiuso il The Glitch Camp, saranno devoluti ad opere di volontariato affinché il materiale donato venga riusato e destinato a progetti per persone più fragili della comunità.

“Quest’anno IED partecipa alla Milano Design Week spostando il focus della sua partecipazione dal ‘mettere in mostra’ al facilitare: IED appartiene a una Fondazione e questo si traduce anche nell’impegno a promuovere la cultura del design mettendoci al servizio della società.

Sentiamo il dovere di dare un contributo concreto perché gli studenti e le studentesse di tutto il mondo possano avere un accesso facilitato alle diverse occasioni offerte da Milano con il Salone del Mobile.

The Glitch Camp è stato progettato proprio per rendere più semplice e sostenibile la partecipazione della prossima generazione di creativi all’evento di Design più importante al mondo.

Ringraziamo il Comune di Milano e Milanosport per l’apertura e l’entusiasmo con cui hanno voluto sostenere il nostro progetto” – commenta Emanuele Soldini, Chief Operating Officer del Gruppo IED.

The Glitch Camp è in linea con la trasformazione di IED S.p.A. in Società Benefit, che fonda il suo DNA nel generare valore condiviso per la collettività e l’ambiente, con l’impegno ad operare in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori.

Parallelamente, l’approccio formativo IED mette sempre più al centro della sua missione il concetto di bene comune e il Design come strumento per raggiungerlo.

Il DesignxCommons punta proprio sul ruolo del Design quale piattaforma trasformativa attraverso cui prendersi cura del mondo, formulare domande e individuare risposte alle esigenze che emergono, applicando la progettazione alla rigenerazione, integrazione e condivisione dei beni comuni.

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