CRONACA

Hamas attacca Israele: ‘Siamo in guerra’. Oltre 40 morti e ostaggi

Raid di risposta contro Gaza, 198 morti e 1600 feriti a Gaza secondo il ministro della sanità palestinese. Premier israeliano: 'L'esercito risponderà con ampiezza'. Mattarella: 'Ferma condanna'

L’esercito israeliano ha richiamato in servizio decine di migliaia di riservisti, dando inizio della ‘Operazione Spade di ferro’ per rispondere all’attacco senza precedenti lanciato da Hamas: l’esercito israeliano ha confermato il lancio di almeno 2200 razzi da Gaza, parlando di combattimenti in sette località.

“Cittadini di Israele, siamo in guerra”, ha annunciato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, riferendo dell’ordine dato all’esercito di richiamare i riservisti e di “rispondere alla guerra con irruenza e un’ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora”.

“Il nemico pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo”, ha sottolineato, mentre è salito a oltre 40 i morti e 740 feriti il bilancio degli attacchi palestinesi contro il Paese. Mentre da Gaza fonti palestinesi hanno riferito di 161 morti e oltre 900 feriti.

Intanto, Hamas ha pubblicato foto che mostrano miliziani armati catturare soldati israeliani nel corso di un attacco a una base militare sul confine con la Striscia di Gaza.

La risposta di Israele si è concretizzata con attacchi lanciati con decine di aerei su Gaza che hanno “colpito 17 compound militari e 4 centri di comando operativi appartenenti all’organizzazione terroristica Hamas” nella Striscia.

Il governo italiano ha dichiarato di seguire da vicino l’attacco in Israele, condannando “con la massima fermezza il terrore e la violenza contro civili innocenti in corso” e dando “sostegno al diritto di Israele a difendersi”.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ribadisce in un messaggio al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog “la più ferma e convinta condanna” del “proditorio attacco, che attenta alla sicurezza di Israele e allontana la prospettiva di una pace duratura – da tutti auspicata e avvertita come necessaria – tra israeliani e palestinesi”.

“Hamas cessi subito questa barbara violenza”, ha chiesto il ministro degli Esteri Antonio Tajani prima di riferire che “tutti gli italiani in Israele sono stati contattati. Sono circa 18 mila – ha aggiunto – quelli che vivono in Israele, qualcuno ha anche il doppio passaporto.

E sono 250 quelli che sono temporaneamente in Israele e ci sono una ventina di italiani nella striscia di Gaza”.

L’ambasciatore d’Italia in Israele Sergio Barbanti ha sottolineato da Cernobbio che tutti gli italiani in Israele stanno bene, mentre la Farnesina, con il Consolato Generale e l’Unità di crisi, è in contatto con tutti gli italiani presenti a Gaza e le varie organizzazioni di riferimento.

Oltre all’Italia, anche Stati Uniti, Unione europea e altri Paesi occidentali si sono schierati a favore del diritto di Israele a difendersi, esprimendo condanna per gli attacchi di Hamas, mentre l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell ha definito “terribili” le notizie di civili presi in ostaggio nelle loro case o a Gaza, chiedendone la liberazione immediata. Mosca – attraverso le parole di Mikhail Bogdanov, vice ministro degli Esteri russo – si è detta “sorpresa” degli attacchi e ha chiesto un cessate il fuoco.

L’Iran si è invece detto “fiero” dei combattenti di Hamas: “Saremo al fianco dei combattenti palestinesi fino alla liberazione della Palestina e di Gerusalemme”, ha dichiarato il consigliere della Guida suprema iraniana Ali Khamenei, Rahim Safavi. E gli Hezbollah libanesi filo-iraniani hanno riferito che seguono “da vicino e con grande interesse gli sviluppi sul terreno palestinese”.

La situazione sul terreno

“Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel sud del Paese”: lo ha affermato il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. Unità scelte della polizia, ha aggiunto, sono state mobilitate ed inviate nella zona degli scontri.

La polizia ha inoltre eretto posti di blocco sulle arterie fra il sud ed il centro di Israele. Misure di sicurezza sono state approntate anche lungo la linea di demarcazione con la Cisgiordania e nelle città di Israele a popolazione mista di ebrei ed arabi.

Hamas “ha commesso un grave errore questa mattina e ha lanciato una guerra contro lo Stato di Israele”. Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant aggiungendo che l’esercito “sta combattendo contro il nemico in ogni luogo. Invito tutti i cittadini israeliani a seguire le istruzioni di sicurezza. Lo Stato di Israele – ha concluso – vincerà questa guerra”.

Secondo notizie dei media – ma non confermate ufficialmente – miliziani di Hamas infiltrati nel sud di Israele avrebbero preso in ostaggio dei civili israeliani. In particolare – secondo Haaretz – nella cittadina di Ofakim a ridosso della Striscia di gaza.

Secondo il quotidiano, a Sderot i miliziani di Hamas sarebbero entrati nella locale stazione di polizia. Sono segnalati anche diversi scontri a fuoco. Eguali notizie riferite anche dalla tv – sebbene non confermate ufficialmente – riferiscono di soldati israeliani presi in ostaggio da Hamas.

Mohammed  Deif, capo dell’ala militare di Hammas, ha precisato che l’operazione ‘Alluvione al-Aqsa’  rappresenta una reazione “alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme” e al costante rifiuto da parte di Israele di “liberare i nostri prigionieri”.

Ha affermato che i miliziani hanno avuto ordine di “non uccidere donne e bambini”. Ha anche fatto appello a tutti i palestinesi di unirsi alla lotta armata. “Il nemico – ha detto – è più debole di quanto non si pensi”. Questo testo è stato diffuso sul web da Hamas che, come in passato, ha mostrato solo un profilo oscurato del volto di Deif.

L’esercito israeliano ha dichiarato “lo stato di allerta di guerra“. Lo ha scritto il portavoce militare, ricordando che “l’organizzazione terroristica di Hamas ha cominciato un massiccio di tiro di razzi verso il territorio israeliano e in diversi luoghi”. Israele ha deciso il richiamo dei riservisti.

Il Pentagono lavorerà per assicurare che Israele abbia “quello di cui ha bisogno per difendersi”. Lo afferma il ministro della Difesa americano Lloyd Austin, secondo quanto riportato dai media americani.

“Seguo da vicino gli sviluppi in Israele. Il nostro impegno nei confronti del diritto di Israele a difendersi resta incrollabile.

Nei prossimi giorni il Dipartimento della Difesa lavorerà per assicurare che Israele abbia quello di cui ha bisogno per difendersi e proteggere i civili dalla violenza indiscriminata e dal terrorismo”, afferma Austin.

ANSA

Pulsante per tornare all'inizio