POLITICA

Anno zero di Fi, nuovo statuto e congresso a febbraio

Quattro vice segretari. Pugno duro contro morosi. Berlusconi nel simbolo

Riparte da Silvio Berlusconi la nuova Forza Italia orfana del suo fondatore.

Il consiglio nazionale del partito che si è riunito a Paestum, con una modifica dello statuto, conferma l’ancoraggio al Cavaliere il cui nome sarà a titolo definito nel simbolo del partito.

Non solo, la stessa platea vota all’unanimità per intitolare proprio all’ex premier il ponte sullo Stretto di Messina.

La modifica del simbolo è solo una parte del restyling di uno statuto tornato protagonista con la scomparsa del leader azzurro. Il congresso nazionale in programma a febbraio dell’anno prossimo dovrà votare anche l’elezione di 4 vicesegretari che andranno ad affiancare il nuovo leader.

Già, perchè un’altra delle modifiche votate dal Consiglio nazionale, è proprio l’allargamento della segreteria con 4 vice (il più votato sarà il vicario) oltre all’ingresso nella tolda di comando del segretario dei giovani e dei responsabili di azzurro donna e dei seniores.

La decisione di stabilire che il nome dell’ex premier non debba mai essere tolto dal simbolo di Fi e la creazione di 4 nuovi incarichi (anche se il testo approvato non specifica il numero ma parla solo di “ampliamento delle cariche di vertice nazionali elette dalla base”) non sono però le uniche novità.

Nel nuovo regolamento azzurro, infatti, viene messo nero su bianco che chi non è in regola con le quote associative rischia la decadenza dagli incarichi e la candidabilità.

Pugno duro, dunque, contro i morosi che non hanno saldato la quota (900 euro) e gli arretrati: “Una cosa giusta ha spiegato il leader azzurro Antonio Tajani – perché ognuno di noi ha il dovere di aiutare il movimento che gli permette di essere in Parlamento”.

Il ministro degli Esteri richiama innanzitutto il vertice azzurro alle proprie responsabilità: “I generali devono dare esempio alla classe dirigente, chi ha responsabilità deve pagare. Se non dimostra di essere attaccato al movimento come fa a farsi rispettare?”.

La parola ora passa alla base azzurra, nei prossimi mesi saranno convocati i congressi provinciali che dovranno eleggere i delegati per l’assise nazionale: “ci aspettano appuntamenti importanti” avvisa Tajani che parlando delle modiche apportate rappresentano “una fase di grande democrazia”.

Da decidere infine se prolungare ancora la campagna di tesseramento.

A favore dell’ipotesi è la capogruppo del Senato, Licia Ronzulli: “Magari possiamo anche allungarla di un mese, perché qualcuno vuole ancora iscriversi al nostro partito, senza che questa scelta abbia effetti sui tempi che ci siamo dati per la realizzazione del congresso nazionale”.

Le adesioni, secondo il responsabile Tullio Ferrante, sarebbero “triplicate” rispetto all’anno scorso siamo passati – dice – dai seimila del 2022 a quasi diciottomila aderenti nei primi mesi del 2023″.

ANSA

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