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Canon – Trasformazione digitale e competenze

Paolo Tedeschi, Head of Corporate & Marketing Communications Canon Italia

Come annunciato dalla Commissione Europea, il 2023 è l’anno europeo  delle competenze, un’importante iniziativa che si pone quattro  principali obiettivi: maggiori investimenti in formazione,  allineamento delle competenze ai fabbisogni del mercato del lavoro,  maggiore coinvolgimento di donne e giovani, attraction di talenti  provenienti da paesi terzi.

Quando si parla di competenze, il digitale ricopre un ruolo  fondamentale. A fronte, infatti, di una crescente digitalizzazione  dell’ambiente in cui viviamo vi è una forte richiesta di competenze  specifiche, fondamentali per supportare le organizzazioni nella  gestione di questo cambiamento.

Come sottolineato nel report del World  Economic Forum “The future of Jobs 2020”, nel 2030 nove lavori su  dieci richiederanno competenze digitali avanzate, andando a  interessare tutti i settori e funzioni aziendali.

Un’impresa particolarmente sfidante ma altrettanto importante per  l’Italia che, nonostante i passi avanti degli ultimi anni, si colloca  ad oggi al di sotto della media europea per numero di persone con  competenze digitali di base (il 45,6%) e con il 55% di imprese che  faticano a trovare personale qualificato con adeguate abilità digitali  – fonte Digital Economy and Society Index (DESI)

È un problema che, se in passato toccava settori di nicchia, oggi  riguarda tutti noi: il nostro Paese ha il dovere di cogliere tutti i  vantaggi offerti dalla transizione verde e digitale per raggiungere  importanti risultati in termini di crescita sostenibile, innovazione e  competitività, oltre che di sviluppo economico e sociale.

Il nostro  futuro passa attraverso la capacità di accelerare in tema di  formazione e competenze, garantendo pari opportunità e assicurandosi  di non lasciare indietro nessuno.

Da tempo aziende private e associazioni sono in prima linea per dare  il proprio contributo. Fare rete è essenziale e per questo è  importante per Canon attivare partnership come quella con  l’associazione Italian Digital Revolution (www.aidr.it) impegnata in  un progetto, in collaborazione con Parlamento e Commissione europea in  Italia, per la realizzazione di un programma di sviluppo delle  competenze digitali 2023 destinato a studenti, dipendenti PA e  aziende.

Gli incontri, che avranno una cadenza mensile e si  svolgeranno per tutto l’arco del 2023, affronteranno aspetti chiave  della digitalizzazione – cybersicurezza, intelligenza artificiale,  metaverso, Big Data, IoT – e saranno realizzati grazie al supporto  delle istituzioni e delle aziende partner, tra cui Canon.

Per Canon aderire a un progetto dall’alto valore formativo, ma  soprattutto unico nel suo genere, è motivo di grande orgoglio e in  perfetta sintonia con la filosofia Kyosei “Vivere e lavorare insieme  per il bene comune”, il principio essenziale che guida l’operato  dell’azienda e l’approccio a un business etico e sostenibile.

“Fare formazione, investire sulle persone per “creare” i  professionisti di domani implica non solo un focus sulle competenze,  ma anche un mutamento culturale a tutti i livelli, in primis  all’interno delle organizzazioni.

Pensare digitale e agire digitale è  fondamentale, non va però dimenticato l’aspetto delle relazioni umane:  viaggiare, conoscere altre culture, creare momenti in presenza, di  contaminazione e di condivisione di progetti e di momenti di crescita.  Condividere competenze significa crescere insieme e sviluppare i  dirigenti di domani di cui tutti abbiamo bisogno.” sottolinea Paolo  Tedeschi, Head of Corporate & Marketing Communications Canon Italia

“La condivisione supporta e abilita la trasformazione, a maggior  ragione se si propone di offrire a tutti, anche a chi vive condizioni  sociali più svantaggiate, le stesse possibilità e gli stessi strumenti  per contribuire attivamente al cambiamento.

E’ ciò che Canon fa, ad  esempio, con il suo Young People Programme: affianchiamo le nuove  generazioni provenienti da background e comunità più fragili o in zone  in via di sviluppo, consentendo loro di documentare problemi sociali e  ambientali che li toccano da vicino, fornendo a scuole e comunità le  competenze, gli strumenti e le piattaforme necessarie per condividere  le loro storie con il mondo e creare nuove opportunità per se stessi e  per gli altri nelle loro comunità.

Il Sapere e l’inclusività sono i due ingredienti indispensabili per  pensare un futuro sostenibile e l’anno delle competenze ci chiama a  valorizzarli al massimo del nostro potenziale.” Conclude Paolo Tedeschi.

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