CRONACA

Ucraina, a Mariupol ‘costretti a sminare, saltano in aria 8 civili’

Lo annuncia il consigliere del sindaco in esilio Petro Andriushchenko sul Kiyv Independent. Nave russa con il grano lascia la Turchia, Kiev convoca l'ambasciatore turco

Otto civili ucraini impiegati dalle unità russe per sgomberare le macerie di un impianto metallurgico bombardato a Mariupol sono saltati per aria a causa dell’esplosione di una mina.

“Gli occupanti stanno usando i civili locali come specialisti nello smaltimento degli ordigni esplosivi”, ha scritto sui social il consigliere del sindaco in esilio Petro Andriushchenko. Lo riporta il Kiyv Independent.

L’imbarcazione battente bandiera russa Zhibek Zholy, accusata di trasportare grano ucraino rubato, ha lasciato mercoledì sera le acque di fronte al porto di Karasu in Turchia, località situata a un centinaio di km a est di Istanbul.

L’ambasciatore ucraino ad Ankara Vasyl Bodnar aveva annunciato domenica che le autorità turche avevano sequestrato la nave, accusata di avere lasciato il porto di Berdyansk, non lontano da Mariupol, carica di grano rubato dall’Ucraina. Fonti russe avevano invece riferito che la nave stava solo aspettando autorizzazioni per entrare in porto.

L’ambasciatore turco a Kiev, Yagmur Ahmet Guldere, è stato convocato dal ministero degli Esteri ucraino dopo che la nave russa Zhibek Zholy, accusata di trasportare grano rubato dall’Ucraina, ha lasciato il porto turco di Karasu. Lo rendono noto vari media turchi.

“A causa dell’inaccettabile situazione che ha avuto sviluppi, l’ambasciatore turco a Kiev è stato convocato”, si legge in un comunicato del ministero degli Esteri ucraino, come riporta Interfax, in cui viene denunciato che “ignorando l’appello da parte dell’Ucraina, l’imbarcazione è stata rilasciata la sera del 6 luglio” dalle autorità turche.

Missili da crociera russi hanno colpito e distrutto nella notte hangar agricoli con tonnellate di grano nella regione di Odessa. Lo riferisce il Comando Operativo Sud dell’Esercito ucraino, riportato da Ukrinform.

Nelle prime ore del mattino, aerei della Federazione hanno attaccato l’isola dei Serpenti, liberata dalle forze ucraine nei giorni scorsi: “L’isola è stata centrata da due missili lanciati dall’aria. Il molo è stato danneggiato in modo significativo”, afferma Kiev.

Una persona è morta e altre quattro sono rimaste ferite, incluso un bambino, nel corso di un attacco lanciato ieri contro la città portuale ucraina di Skadovsk (sud), nella regione di Kherson occupata dai russi: lo ha reso noto il sindaco Oleksandr Yakovliev, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

La Russia ha rafforzato la sua flotta nel Mar Nero, che adesso è formata da cinque navi munite di missili, due sottomarini e una nave d’assalto anfibia: lo ha reso noto il Comando operativo meridionale dell’esercito ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.

Sette persone sono morte e altre due sono rimaste ferite nelle ultime 24 ore in seguito ai bombardamenti russi nella regione di Donetsk: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riferisce Ukrinform. I morti sono stati segnalati a Toretsk (3), Avdiivka (2), Kodem (una) e Siversk (una).

“E’ attualmente impossibile determinare il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha”, ha commentato Kyrylenko.

“Per la prima volta in 133 giorni di guerra, l’esercito russo non ha rivendicato avanzamenti sul territorio in Ucraina a sostegno della valutazione secondo cui le forze russe hanno in gran parte avviato una pausa operativa”: lo scrive nel suo ultimo rapporto l’americano Institute for the the study of war (Isw).

Il Ministero della Difesa russo ha rivendicato conquiste territoriali ogni giorno dall’inizio della guerra – si legge nel report – ma non ha rivendicato alcun nuovo territorio o movimento di forze di terra da quando ha completato l’accerchiamento di Lysychansk il 3 luglio.

Tuttavia, le forze russe hanno ancora condotto assalti di terra limitati e senza successo su tutti gli assi il 6 luglio.

Questi tentativi sono coerenti con una pausa operativa russa, che non implica la completa cessazione delle ostilità attive. In questo caso, significa che le forze russe si limiteranno probabilmente ad azioni offensive su scala relativamente ridotta, nel tentativo di creare le condizioni per operazioni offensive più significative e di ricostruire la potenza di combattimento necessaria per tentare queste imprese più ambiziose.

“Le armi che l’Ucraina ha ricevuto dai suoi partner occidentali funzionano in modo molto potente.

Di conseguenza, le perdite degli occupanti russi non potranno che aumentare di settimana in settimana”: queste le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto messaggio serale riportato da Ukrinform.

“Oggi a Kharkiv, l’Università Pedagogica è stata distrutta da un missile russo, l’edificio principale, le aule, il museo universitario, la biblioteca scientifica. Questo caratterizza l’invasione russa con una precisione del 100%.

Quando si parla di definizione di barbarie, questo attacco è il più adatto. Solo un nemico della civiltà e dell’umanità può fare cose del genere: colpire con missili un’università, un’università pedagogica” ha detto il presidente.

“Oggi l’opinione pubblica è venuta a conoscenza del fatto che nel sud del nostro Paese, nelle aree occupate, è stato chiuso l’accesso ai social network, ai messenger e a YouTube.

Le forze russe hanno bloccato ogni possibilità per la gente di conoscere la verità su ciò che sta accadendo e sul nostro potenziale, che stiamo gradualmente aumentando.

Le forze ucraine stanno attualmente avanzando in diverse direzioni tattiche, in particolare nel sud – nella regione di Kherson, nella regione di Zaporizhzhia. Non rinunceremo alla nostra terra – l’intero territorio sovrano dell’Ucraina sarà ucraino. La gente dovrebbe saperlo” ha dichiarato il presidente Zelensky.

Sono circa 36.650 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione, secondo l’esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l’esercito ucraino indica che si registrano anche 217 caccia, 187 elicotteri e 667 droni abbattuti.

Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1,602 carri armati russi, 815 sistemi di artiglieria, 3,797 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 155 missili da crociera.

Sono 347 i bambini uccisi e 646 feriti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, secondo gli ultimi dati, non definitivi, forniti dalla Procura generale di Kiev. Lo riporta Ukrinform. Il maggior numero di vittime è stato registrato nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev, Chernihiv, Lugansk.

Oltre 21.000 crimini di guerra presumibilmente commessi dalle forze russe sono oggetto di indagine da parte delle autorità ucraine. Lo riferisce il procuratore generale dell’Ucraina, Irina Venediktova. L’ufficio di Venediktova riceve ogni giorno segnalazioni di 200-300 crimini di questo tipo, rende noto Nexta Tv.

Uccisa durante i bombardamenti russi a Kharkiv l’ex modella brasiliana Thalita do Valle che combatteva con le truppe ucraine insieme con il fratello.

La famiglia – riporta il Dayly Mail – ha reso noto che la 39enne è morta per asfissia dopo essere rimasta intrappolata in un bunker in fiamme per le esplosioni. Do Valle in precedenza aveva combattuto con le forze curde contro l’Isis in Iraq.

“Ci sono stati attacchi russi e il battaglione è stato diviso. Thalita si è rifugiata nel bunker, è morta il 30 giugno per asfissia, non è stata colpita da schegge”, ha raccontato il fratello Theo Rodrigo Vieira, aggiungendo che la sorella mandava messaggi dal fronte praticamente ogni giorno, lavorava sia come soccorritrice che come tiratore scelto.

Era anche responsabile di fornire copertura dalle forze russe che avanzavano. Do Valle da giovane aveva fatto la modella, prima di studiare legge.

Poi aveva lavorato con associazioni di beneficenza, in seguito si era unita alle forze curde Peshmerga in Iraq dove era stata addestrata come tiratore scelto.

Vieira ha raccontato che la sorella era arrivata in Ucraina tre settimane fa, prima di essere inviata nella città di Kharkiv, che non è più sotto attacco diretto russo ma viene ancora frequentemente bombardata da oltre il confine.

La Russia ha realizzato due corridoi nel Mar Nero e nel Mar d’Azov per facilitare l’esportazione di grano: lo ha reso noto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, secondo quanto riporta RIA Novosti.

“Stiamo adottando una serie di misure per garantire la sicurezza della navigazione nelle acque del Mar Nero e del Mar d’Azov – ha detto il ministro -. Il pericolo di mine nelle acque del porto di Mariupol è stato completamente eliminato”.

Sempre nel Mar Nero la Federazione ha schierato tre navi da guerra e due sottomarini, che trasportano un totale di oltre 30 missili da crociera Kalibr: lo ha reso noto su Facebook il Comando operativo meridionale di Mosca, secondo quanto riporta Ukrinform.

“Nella parte nord-occidentale del Mar Nero, ci sono attualmente tre navi e due sottomarini pronte a lanciare più di 30 missili”, scrive il Comando in un comunicato.

Zelensky: “Ci serve garanzia sicurezza anche se fuori dalla Nato” 
“L’Ucraina non è nella Nato. E quando abbiamo cercato di avviare la campagna di adesione, abbiamo ricevuto una risposta negativa anche alla richiesta di un Piano d’azione per l’adesione. Ma questo non è un motivo per fermarci.

Abbiamo bisogno di un sistema di garanzie di sicurezza, di uno spazio così sicuro che possa essere efficace anche in condizioni in cui non siamo nell’Alleanza”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso alla tavola rotonda annuale dell’Economist, come riferisce Ukrinform.

“Non siamo nella Nato ma siamo su questa strada – ha detto Zelensky -. E ci deve essere certezza e certezza ora: cosa fare per prevenire l’aggressione?

Cosa si dovrebbe fare per fermare immediatamente l’aggressione iniziata? A questo vogliamo dare risposte e ci stiamo attualmente lavorando con i nostri partner, con quegli Stati che, di fatto, potranno diventare garanti. Se un tale sistema fosse in vigore ora, non ci sarebbe la guerra”.

“Abbiamo bisogno di un’unità in Europa – ha affermato Zelensky – che diventi la più grande della storia. Naturalmente, molto è già stato fatto per questo. Ma non ancora tutto.

Ad esempio, ciò che sta accadendo sul mercato dell’energia in Europa e che sta accadendo in questo momento dovrebbe essere visto come una guerra.

Con il suo gioco del gas, la Russia sta facendo di tutto per mantenere l’inflazione in crescita e per far sì che l’Europa sperimenti quest’inverno la più grande crisi della storia“.

Allo stesso tempo, ha detto Zelensky rivolgendosi in maniera critica agli ospiti, “vediamo che le compagnie greche forniscono quasi la più grande flotta di navi cisterna per il trasporto del petrolio russo”.

Kiev: missili russi contro una scuola a Kharkiv
Le truppe russe hanno lanciato stanotte un attacco missilistico contro una scuola a Kharkiv. Nessuno è rimasto ferito.

Lo riferisce Oleg Synegubov, il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, su Telegram , come riporta Ukrinform.

“Alle 2 del mattino, il nemico ha lanciato un attacco missilistico contro una delle istituzioni educative del distretto di Saltiv a Kharkiv . L’edificio è stato parzialmente danneggiato,. Fortunatamente non ci sono state vittime”, ha detto Synegubov.

Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco missilistico anche contro Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, ed hanno continuato a bombardare le comunità nella regione: lo ha reso noto su Facebook il servizio stampa dell’amministrazione statale regionale.

“La mattina del 5 luglio, gli occupanti hanno lanciato razzi contro Mykolaiv. Soccorritori, medici, squadre di emergenza e operatori dei servizi pubblici sono già al lavoro”, afferma l’amministrazione senza precisare se ci sono feriti o vittime. Inoltre, sempre questa mattina, le truppe russe hanno bombardato le comunità di Inhulska, Bereznehuvatska, Bashtanska, Shyrokivska e il villaggio di Lymany nella comunità di Halytsynivska.

Bombe sul Donetsk: due civili uccisi in 24 ore
Due civili sono stati uccisi e altri quattro sono rimasti feriti a causa dei bombardamenti da parte delle forze russe nella regione ucraina di Donetsk nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione regionale e militare, Pavlo Kyrylenko, secondo quanto riporta Ukrinform.

“La Russia sta uccidendo civili! Il 4 luglio, i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk a Bakhmut. Altre quattro persone sono rimaste ferite”, ha scritto Kyrylenko.

ANSA

 

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