CRONACA

Peste suina, l’esperto: “Urgente educare i cittadini”

Non filmare i cinghiali, non nutrirli, non gettare i rifiuti fuori dai cassonetti

Non avvicinarsi ai cinghiali per filmarli, non dargli da mangiare, tenere i cani al guinzaglio e tenere puliti i cassonetti, perché “se non ci fosse da mangiare per strada, il problema si risolverebbe da solo”.

A fronte di un aumento di casi di peste suina, a indicare la necessità di “un bisogno urgente di educazione dei cittadini che convivono con il problema dei cinghiali in città”, è Enrico Alleva, esperto di comportamento animale, accademico dei Lincei, intervenuto ad Agorà, su Rai3.

“A partire da una vita sobria che non buttava niente, siamo passati a riempire di ottimo cibo i cassonetti, – spiega Alleva, per decenni dirigente di ricerca all’Istituto Superiore di Sanità – e i cinghiali, quando se ne accorgono, entrano in città a frotte.

Partono prima gli individui che hanno una personalità più esplorativa, poi, quando si rendono conto che non c’è un particolare pericolo, arriva il resto del gruppo.

E le strade diventano una mangiatoia”. Questi animali “spesso sono madri che allattano e che sono alla ricerca di cibi ricchi di nutrienti, quindi per loro il cassonetto è particolarmente attrattivo”. Quindi “un’accortezza è non rendere facilmente accessibile il cibo, inserendolo all’interno del cassonetto.
Perché il cinghiale non vola”.

Questi animali “non avrebbero nessuna voglia di attaccare l’uomo, perché non sono carnivori” ma attenzione poi a “non scatenare l’archetipo del predatore”. Ad esempio, “avvicinarsi con il telefonino, tenendo fissa la rotta, dà il segnale che un potenziale predatore di dimensioni più grandi li sta puntando”.

Quindi “non bisognerebbe filmarli, vanno guardati da una certa distanza”. Ma “il pericolo massimo è nutrirli perché, se capiscono che la specie umana li nutre, poi non bisogna stupirsi se un cinghiale, magari di grosse dimensioni, va incontro alla signora che esce con la spesa dal supermercato”.

Quanto al rischio per gli animali domestici: “in natura un predatore del cinghiale è il lupo. Il cane è un lupo addomesticato, quindi nelle zone in cui sono segnalati cinghiali bisogna che i cani siano al guinzaglio e controllati”.

ANSA

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